Home Attualità L’intelligenza artificiale entra in classe: cosa ne pensano i docenti? Risultati indagine...

L’intelligenza artificiale entra in classe: cosa ne pensano i docenti? Risultati indagine Tecnica della Scuola e INDIRE

CONDIVIDI

Breaking News

March 13, 2025

  • L’intelligenza artificiale entra in classe: cosa ne pensano i docenti? Risultati indagine Tecnica della Scuola e INDIRE
  • Stipendi scuola: dice l’Aran che ci sono 400 euro in più al mese (ma in tre tornate dal 2019 al 2027). Intanto Cgil e Uil non firmano il contratto della Sanità
  • “La prof migliore spiega con gli occhi felici. Per alcuni è colpa nostra se devono stare in classe”, i biglietti degli alunni sui docenti
  • Educazione fisica a scuola, Abodi: “Tre ore a settimana e non due, sì al docente di motoria nei primi tre anni della primaria”

L’intelligenza artificiale generativa sta facendo il suo ingresso nel mondo scolastico, e gli insegnanti sembrano guardare con interesse alle sue potenzialità. È quanto emerge da un’indagine condotta da INDIRE in collaborazione con la casa editrice “La Tecnica della Scuola”, che ha coinvolto 1.803 docenti di ogni ordine e grado.

I dati sono stati presentati a Fiera Didacta Italia, a Firenze, oggi 13 marzo 2025, nello stand INDIRE dal direttore della Tecnica della Scuola, Alessandro Giuliani, dal filosofo dell’educazione Aluisi Tosolini e dai ricercatori INDIRE Samuele Borri, Samuele Calzone e Matteo Borri.

I risultati dell’indagine mostrano che oltre la metà degli insegnanti intervistati utilizza regolarmente strumenti di IA nelle proprie attività didattiche. In particolare, il 52,4% dichiara di servirsi dell’intelligenza artificiale per supportare la didattica, mentre il 10% la utilizza come strumento compensativo per studenti con difficoltà.

L’intelligenza artificiale si rivela utile anche per compiti non strettamente legati all’insegnamento: il 56,7% degli intervistati la usa per elaborare relazioni e progettazioni didattiche, mentre il 21,5% la sfrutta per redigere verbali di riunioni.

Chi utilizza l’IA nelle scuole?

Il profilo dell’insegnante che impiega regolarmente l’IA è chiaro: si tratta principalmente di donne over 50, con contratto a tempo indeterminato, attive nella scuola secondaria e con almeno dieci anni di esperienza nell’insegnamento di materie umanistiche.

Dall’indagine emerge anche un forte interesse per la formazione sull’IA: il 75% dei docenti ritiene che chi ancora non la utilizza necessiti di corsi specifici per sviluppare le competenze necessarie. Nonostante questo entusiasmo, resta una fetta del corpo docente – circa il 14% – che si dichiara contraria all’introduzione dell’IA nella didattica.

Opportunità e rischi: il punto di vista degli insegnanti

Se da un lato l’intelligenza artificiale offre strumenti innovativi per la didattica e l’organizzazione scolastica, dall’altro emergono alcune preoccupazioni. Molti docenti sottolineano la necessità di educare gli studenti a un uso consapevole di queste tecnologie, evidenziando rischi legati alla qualità e all’affidabilità delle informazioni generate. Il timore è che l’IA possa fornire risposte non sempre attendibili, inducendo gli studenti ad accettarle senza un’adeguata verifica critica.

Un altro aspetto su cui gli insegnanti pongono l’accento è l’importanza di riflettere sulle implicazioni etiche dell’IA: sviluppare un pensiero critico e comprendere i limiti tecnici di questi strumenti è fondamentale per sfruttarne al meglio il potenziale senza cadere in facili scorciatoie.

L’IA come supporto alla didattica e alla valutazione

Nonostante le criticità, i dati dimostrano che l’intelligenza artificiale viene vista come un valido alleato nella preparazione delle lezioni e nella gestione delle attività scolastiche. Tra le applicazioni più apprezzate figurano la simulazione di dialoghi in lingua straniera e la creazione di test per la verifica immediata delle conoscenze acquisite dagli studenti.

LEGGI TUTTI I DATI