Il Comitato nazionale di sostegno alla LIP riprende la propria attività pubblica con un convegno nazionale in programma a Roma per il prossimo 29 novembre.
Molti i temi all’ordine del giorno.
Si discuterà innanzitutto delle modalità da adottare per contrastare l’applicazione della legge 107: l’obiettivo principale è quello di impedire l’avvio delle procedure di valutazione dei docenti, mettendo in forse anche la stessa costituzione del nuovo comitato voluto dalla legge di riforma.
Ma si parlerà anche dell’ipotesi referendaria sulla quale il Comitato sembra avere già le idee piuttosto chiare.
I quesiti che potrebbero essere proposti sono sostanzialmente tre: il primo riguarda la questione della libertà di insegnamento che – secondo il Comitato – sarebbe messa in forse dalle disposizioni contenute nei commi 18, 79,80 e 81 della legge (si trratta in sostanza delle norme sugli albi territoriali e sulla chiamata diretta da parte del dirigente scolastico).
“Il secondo quesito – spiega il Comitato – è denominato ‘diritti degli studenti’ ed ha lo scopo di abrogare parzialmente il comma 28 e totalmente il 138 onde evitare la pubblicazione on line del curriculum di ogni studente comprendente i risultati nelle prove Invalsi, delle attività di alternanza, condizionando la libertà degli studenti di scegliere liberamente il proprio futuro”.
Così come andrebbero abrogato anche le norme sulla alternanza scuola-lavoro.
Il Comitato mette infine in discussione anche le disposizioni che riguardano la possibilità di detrarre dal reddito le elargizioni fatte alle scuole pubbliche e private, “con lo scopo di impedire la creazione di scuole di serie A, B, C, condizionate nella loro offerta didattica dal reddito dell’utenza di riferimento”.