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Lirica, canto e magia del teatro: il tris di “Europa in Canto” che funziona a scuola

Cantare l’opera lirica, vivere l’emozione del palcoscenico, recitare i grandi testi teatrali, letterari e lirici. Far entrare queste antiche forme di spettacolo nella scuola. Sono questi alcuni degli obiettivi dell’Associazione Musicale Europa In Canto, che con le sue iniziative vuole avvicinare gli alunni della scuola dell’obbligo al teatro, in tutte le sue forme: dalla musica, alla danza, al canto. Lavorare con gli studenti per mettere in scena i testi teatrali che con l’occasione vengono anche studiati e conosciuti e in tanti casi anche amati dai ragazzi stessi.

Sono tre i percorsi che si possono intraprendere

Il primo “Scuola in Canto” consente di far conoscere ai bambini in maniera divertente opere liriche come la Traviata , il Flauto Magico o il Rigoletto. I docenti e gli studenti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e secondaria di primo grado possono infatti scoprire e vivere da protagonisti il fascino del melodramma.

Il percorso di apprendimento si sviluppa con un primo momento dedicato alla formazione dei docenti, per continuare con dei laboratori in classe rivolti agli alunni tenuti da cantanti lirici per concludersi con un coinvolgente finale che si sviluppa in un vero e proprio spettacolo in Teatro.

L’apice del progetto: il laboratorio-spettacolo

In questa messa in scena i bambini guidati da un direttore cantano i brani imparati durante le sessioni formative, indossando vestiti realizzati in classe: un vero e proprio laboratorio-spettacolo, realizzato a misura di studente, che permette una fruizione agile e divertente del melodramma dove un narratore racconta la storia presentando i personaggi, accompagnando per mano il pubblico alla scoperta delle vicende dei suoi protagonisti, coinvolgendo i cantanti e gli alunni. I ruoli principali sono affidati a giovani talenti della musica mentre una vera orchestra accompagna l’intero spettacolo.

Personaggi e trame delle opera scelta da approfondire e scoprire grazie al kit didattico fornito composto da libro, cd e un’APP, strumenti che accompagnano studenti e docenti in tutto il percorso scelto.

Il secondo percorso si chiama Ars in Canto che si pone l’obiettivo di far scoprire agli studenti musica e opera lirica, ma anche l’arte in generale, come teatro, musica e danza.

Attraverso dei laboratori di recitazione, uniti a momenti di scrittura creativa, gli studenti hanno la possibilità di “mettere mano al copione per renderlo unico ed originale”. Un progetto che vuole fornire uno strumento per offrire ai bambini uno sviluppo di nuovi linguaggi e nuove forme di espressione artistica e culturale.

Il “fare teatro e musica insieme” diventa un momento fondamentale di tale apprendimento, quale preziosa occasione per la socializzazione e la condivisione di esperienze di gioco che sviluppano le capacità socio-affettive, motorie, espressive, intellettuali cosi come riporta il sito dell’associazione.

Il terzo progetto In Cantando, sviluppa un percorso di alta formazione artistica e musicale con un vasto programma che spazia dal musical, all’opera, alla musica classica e popolare.

Il coro come esperienza di scambio

Un viaggio alla scoperta del mondo della musica da condividere tutti insieme perché il coro è da sempre uno strumento in grado di favorire esperienze di scambio e di stimolo per ogni partecipante.

Il progetto di realizzazione di un Coro d’Istituto rappresenta, infatti un percorso formativo sviluppato su uno o più percorsi a diversi livelli in base alle capacità dei partecipanti in modo da ottenere a fine anno una preparazione equivalente per tutti. C’è infatti chi avrà bisogno più di uno studio della voce e dell’intonazione e chi di uno studio approfondito delle note e del ritmo.

Non è certamente il Rap di Fedez ma i bambini rimangono incantati da questo vecchio mondo fino a quel momento per loro (e anche per i loro genitori) completamente o quasi sconosciuto ai più.

Poi salire su un palco di un vero teatro è l’esperienza nell’esperienza, una occasione unica per essere protagonisti di una sera e forse perché no i protagonisti del futuro della cultura italiana.

Dino Galuppi

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