Meno di 400.000 nascite nel 2021 rispetto all’anno precedente: lo dice l’Istat. Che aggiunge attraverso il suo presidente: “Riguardo il tema della natalità è evidente che stiamo vivendo un momento critico. Un Paese con 60 milioni di abitanti non può avere meno di 400 mila nati, vuol dire veramente non avviare il processo di ricambio generazionale”.
Il punto è allora, secondo l’Istat, agevolare le famiglie con iniziative di sostegno, come l’assegno unico universale, ma non basta, occorrono altre spinte che “in qualche modo interagiscano con questa perché è una di quelle situazioni che dobbiamo cercare di risolvere”.
“Superare il declino demografico a cui l’Europa sembra condannata” ha affermato il presidente Sergio Mattarella il giorno del giuramento, sottolineando l’importanza del tema per il futuro del nostro Paese.
Anche Papa Francesco aveva affermato, durante l’Angelus nel giorno della festa della Santa Famiglia di Nazaret: “Parlando della famiglia, mi viene una preoccupazione vera, almeno qui in Italia: l’inverno demografico. È una tragedia. Facciamo tutto il possibile per riprendere una coscienza, per vincere questo inverno demografico che va contro le nostre famiglie, la nostra patria e il nostro futuro”.
Ma occorrerebbe pure più giustizia sociale, più lavoro e più garanzie solidali, insieme a più strutture per l’infanzia, più asili, più tempo pieno nelle scuole.
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