Non è uno di quei primati invidiabili, ma è comunque un primato che ci mette al primo posto in Europa; e anche se non ci inorgoglisce, tuttavia conferma la fantasiosa capacità degli italiani a inventare e creare, a disseminare miti e menzogne sui social, bugie a piene mani.
Secondo il rapporto della Commissione europea sull’attuazione del Codice di condotta da parte delle piatteforme social, nei primi sei mesi dell’anno sono stati rimossi da Facebook oltre 45 mila contenuti perché “violavano le politiche di disinformazione dannosa per la salute o di interferenza con gli elettori nei Paesi degli stati membri dell’Ue”.
Questi contenuti rimossi erano tutti di italiani, non più “brava gente”, secondo il titolo di un vecchio film di guerra, ma imbroglioni e menzogneri, ingegnosi creatori di fake news.
Il secondo Paese per contenuti rimossi dal social di Meta è la Germania con però meno della metà rispetto all’Italia, 22 mila contenuti. Seguono la Spagna cpn 16 mila; i Paesi Bassi con 13 mila e la Francia con 12 mila.
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