Il 18° Rapporto sulla comunicazione del Censis, presentato in questi giorni, descrive un Paese in cui crescono gli utenti di internet, smartphone e tv via web, in particolare l’80,9% dei più giovani usa Instagram, il 54,5% TikTok, il 51,8% Spotify, Twitter invece sta calando. La carta stampata attraversa una crisi inarrestabile, tornano infatti ancora a diminuire i lettori di libri (-0,9%) e dei quotidiani cartacei, che nel 2007 erano letti dal 67% degli italiani, e nel 2022 sono scesi al 25,4%.
Collegato a questo un altro dato significativo, non si ferma infatti il boom della spesa delle famiglie per i dispositivi digitali, che oggi raggiunge la cifra di 7,9 miliardi di euro nell’ultimo anno, con un +572% dal 2007.
La fotografia del Censis dice che il numero dei giovani tra i 14 e i 29 anni che utilizzano le piattaforme online è in crescita: il 93,4% utilizza WhatsApp, l’83,3% YouTube, l’80,9% Instagram. Si osserva un forte incremento dei giovani utenti di TikTok (54,5%), Spotify (51,8%) e Telegram (37,2%). In flessione, invece, Facebook (51,4%) e Twitter (20,1%).
La spesa delle famiglie premia i dispositivi digitali
L’andamento della spesa delle famiglie per i consumi mediatici tra il 2007 e il 2021 evidenzia come, mentre il valore dei consumi complessivi ha subito una drastica flessione, la spesa per l’acquisto di telefoni ed equipaggiamento telefonico ha segnato anno dopo anno un vero e proprio boom. Nel dettaglio: si è moltiplicato il valore per quasi sette volte, +572% nell’intero periodo, con la spesa dedicata all’acquisto di computer, audiovisivi e accessori che è più che raddoppiata (+138,9).
Per quanto riguarda la televisione, nel 2022 il dato di coloro che la guardano è rimasto pressoché stabile, si tratta complessivamente del 95,1% degli italiani. Attenzione, informa il Censis, il dato riguarda il saldo tra la contrazione del numero di telespettatori della tv tradizionale – il digitale terrestre: -3,9% rispetto al 2021 -, con una lieve crescita della tv satellitare (+1,4%), insieme al forte rialzo della tv via internet, con un aumento del 52,8% di web tv e smart oltre la metà della popolazione. Quello della mobile tv è un vero e proprio boom, si va infatti dall’1,0% di spettatori nel 2007 al 34,0% di oggi, che corrisponde a più di un terzo degli italiani.
A sorprendere, ma non troppo, è la radio che continua a rivelarsi all’avanguardia all’interno dei processi di ibridazione del sistema dei media. Oggi racconta il Censis, i radioascoltatori sono il 79,9% degli italiani, stabili da un anno all’altro. Emerge un dato interessante: la radio ascoltata in casa attraverso l’apparecchio tradizionale si attesta al 48% di utenza, l’autoradio sale al 69%, l’ascolto delle trasmissioni radiofoniche via internet con il pc è stabilmente ferma al 20,4% e cresce la fruizione del mezzo attraverso lo smartphone con il 29,2% degli italiani, +5,4% in un anno.
Tra il 2021 e il 2022 si registra ancora un forte aumento dell’impiego di internet da parte degli italiani (l’88% di utenza, con + 4,5 %), mostrando una perfetta sovrapposizione con quanti utilizzano gli smartphone (l’88%: +4,7%). Lievitano complessivamente all’82,4% gli utenti dei social network (+5,8% in un anno).
Per i media a stampa si conferma ulteriormente la crisi ormai storica: i quotidiani cartacei venduti in edicola nel 2007 erano letti dal 67% degli italiani, ma si sono ridotti al 25,4% nel 2022. I lettori dei settimanali sono scesi dell’1,6% e quelli dei mensili hanno avuto un lieve calo del -0,6%. In aumento gli utenti dei quotidiani online, +4,7% in un anno, un numero però inferiore a quanti utilizzano i siti web d’informazione generici, il 58,1%.
Infine, la spesa per libri e giornali ha subito un vero e proprio crollo negli ultimi 15 anni: -37,7% rispetto al 2007.
I lettori italiani che nel 2022 leggono libri cartacei sono il 42,7% del totale, con un aumento dei lettori di e-book, pari oggi al 13,4%.
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