I fatti risalgono a 7 anni fa, al maggio 2016. In quell’occasione un docente di un liceo di Marsala, nel trapanese, al termine di una riunione sindacale a scuola, è stato minacciato dal marito della dirigente scolastica, che aveva alcun titolo per essere presente all’incontro. Lo riporta Ansa.
Le minacce
La Corte di Cassazione si è espressa sul caso, condannando il marito della preside e rendendo così definitiva la pena (350 euro di multa) che gli era stata inflitta in primo e in secondo grado, condannandolo anche al pagamento delle spese processuali e di 3.000 euro in favore della Cassa delle Ammende.
L’uomo è ex primario di anestesia. Sua moglie, allora preside del liceo, in passato è stata anche assessore comunale alla pubblica istruzione. L’accusa è di aver minacciato un docente di matematica al termine di una riunione di contrattazione sindacale nel corso della quale aveva avuto delle divergenze di opinione con la dirigente.
Il medico è arrivato a scuola e secondo l’accusa ha affrontato il professore dicendogli: “Stia attento!” e poi aggiungendo un’altra frase minacciosa. Al processo gli altri docenti presenti hanno detto di non avere sentito bene, ma la vittima aveva registrato l’audio con il suo telefonino.
Il docente è stato assolto dall’accusa della preside
Dopo la riunione sindacale, la preside aveva denunciato l’insegnante accusandolo di avere proferito lui nei suoi confronti frasi minacciose, ma da questa accusa il professore è stato assolto.