Attimi di paura in un istituto di Vicenza: qui ci sarebbe stato un grosso diverbio tra uno studente e una docente, terminato male. L’insegnante è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso e forse denuncerà l’alunno, che in passato ha già dato problemi a causa del suo comportamento.
Questo quanto scrivono vari giornali locali come L’Arena. La docente ha riportato la frattura di una mano: il ragazzo gliel’avrebbe chiusa, a quanto pare intenzionalmente, dopo una discussione accesa, in una porta della scuola, portandola in ospedale. Ancora, in ogni caso, i risvolti della vicenda sono tutti da chiarire.
A quanto pare l’alunno segue da tempo un percorso educativo specifico, anche con il coinvolgimento della famiglia, che pareva dare buoni esiti e che sarà portato avanti. Dopo quanto avvenuto, l’insegnante starebbe seriamente pensando di fare un passo in più, sporgendo denuncia.
Ricordiamo che il 10 ottobre la Camera dei Deputati ha approvato con 150 voti favorevoli, nessuno contrario e 107 astenuti la proposta di legge contro le violenze ai docenti: l’Aula ha quindi detto sì all’iniziativa – che ha come primo firmatario il parlamentare della Lega Rossano Sasso – attraverso la quale la maggioranza intende porre un freno all’escalation di episodi di cronaca accaduti nelle scuole, come quelli di Bari e Rovigo, con giovani studenti autori di gesti violenti verso i loro insegnanti. Adesso la pdl dovrà passare all’esame da parte delle Commissioni e poi dell’Aula di Palazzo Madama.
Come anticipato nei giorni passati, il testo approvato introduce l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, da realizzare all’interno del ministero dell’istruzione: l’organismo si occuperà di monitorare il fenomeno della violenza, relazionarne al Parlamento e indicare allo stesso dicastero bianco le iniziative da intraprendere per migliorare i rapporti tra studenti, docenti e genitori. A questo scopo potrebbero realizzarsi dei corsi di formazione specifici per gli insegnanti e dei progetti di prevenzione del disagio giovanile.
Il provvedimento prevede anche l’introduzione della ‘Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico’, che si dovrebbe celebrare il 15 dicembre di ogni anno.
La proposta di legge punta però anche a modificare alcune norme del codice penale introducendo un’aggravante: sono, nello specifico, gli articoli 336 e 341-bis che puniscono chi esercita violenza, offende o minaccia pubblici ufficiali, di cui fanno parte docenti, dirigenti e incaricati di pubblico servizio, come, tra gli altri, gli operatori scolastici.
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