Lo sciopero non è un’arma spuntata, è il sindacato l’arma spuntata e uccide la democrazia
Quando fai sciopero devi sapere perché lo fai e quali obbiettivi devi raggiungere. Lavoro nella scuola, prendiamo per esempio l’accordo fatto da Cisl e Uil e l’Aran sui scatti d’anzianità in cambio la riduzione del 50% del fondo d’istituto. Hanno firmato senza una consultazione con referendum i lavoratori e il pasticcio è arrivato. Oramai le firme del sindacato non valgono niente di fronte al nuovo articolo costituzionale del pareggio di bilancio, infatti il Tesoro fatto i calcoli che spendeva di più ha applicato la Tremonti che dal 2009 dice: per i pubblici dipendenti non c’è nessun aumento stipendiale prorogato fino al 2014. La corte costituzione ha sentenziato più volte che il legislatore cioè il parlamento può togliere o dare aumenti salariali. Che senso aveva visto che anche gli euro del fondo d’istituto era pensionabile, togli mille euro da una parte dal fondo per metterlo negli scatti? C’è una assoluta mancanza di democrazia nei luoghi di lavoro. Prendiamo la riforma pensione Fornero. Nessun contrasto da parte dei sindacati. Allora se lo sciopero lo faccio, lo faccio su una piattaforma condivisa fatta da assemblee dove tutti interagiscono con contributi sulla piattaforma.
La mia piattaforma è questa: per la pensione 40 anni di contributi e 60 anni di età. 600 euro di aumento salariare al mese, pronto a discutere su tutto delle proposte che la controparte continua a fare.
24 ore settimanali di lezione, meritocrazia del docente con una pagella fatta dal dirigente (ottimo-buono-sufficiente-scarso), recupero obbligatorio per rimandati mesi estivi, (Natale, Pasqua e Carnevale) sono considerati ferie obbligatorie. Se vogliamo rispetto per il lavoro della professionalità del professore, dobbiamo sapere che la realtà nei posti di lavoro privati è cambiata purtroppo in peggio. Siamo visti come privilegiati e non un bene per la società nella formazione dei giovani. E’ ora in cambio più di salario arroccamenti su certe posizioni che i genitori che lavorano nel privato non riescono a capire. Se va bene così con un salario da 1800 euro al mese mentre in Germania prendono 4000 euro al mese e la Francia 3200 non lamentiamoci però.