Da qualche giorno è iniziato il dibattito intorno alle linee-guida “La buona scuola”. La maggior parte degli interventi riguardano argomenti e aspetti di per sé interessanti ( inclusione, valutazione e responsabilità ) che troverebbero spazio in qualche pubblicazione di pedagogia , ma che al momento lasciano molti miei colleghi e il sottoscritto indifferente.
Spesso questo sentimento è sostituito dalla rabbia, prodotta dalla percezione di una strategia governativa finalizzata al solo contenimento dei costi per l’istruzione. Insomma non riesco ad appassionarmi dietro le parole valutazione, autonomia inclusione, responsabilita , merito… Ho l’impressione che si parli di tutto questo per distogliere l’attenzione dallo “sciroppo amaro” del merito e quindi renderlo meno indigesto. E mi spiego.
Su molti dizionari il merito rimanda al diritto a una ricompensa in proporzione all’impegno e alla qualità dell’obiettivo conseguito.
Ora di tutto questo nel documento “La buona scuola” non c’è traccia. Anzi è significativamente presente la sproporzione tra l’impegno richiesto (acquisizione di crediti didattici, formativi e professionali) e il riconoscimento economico (60€ netti ogni tre anni).
Se venisse formalizzata questa relazione asimmetrica (impegno/riconoscimento), allora si consegnerebbe definitivamente il docente a un profilo a basso tasso professionale, caratterizzato dal volontariato e dalla gratuità o quasi della prestazione lavorativa.
Con l’aggravante di non ricevere integrazioni contrattuali il contratto nazionale rimarrà bloccato almeno fino al 2020, chissà poi…) o risorse aggiuntive per anzianità (gli scatti verranno aboliti).
Purtroppo questo profilo è già presente nella scuola, attraverso le tant e attività di colleghi che decidono di “impegnare” il loro tempo a scuola a fronte di un riconoscimento economico non adeguato.
Ora, questa tendenza all’impegno quasi gratuito è ben conosciuto “ ai piani alti” di Viale Trastevere. Il documento “ La buona scuola” non fa altro che formalizzare ulteriormente questo profilo. E di questo siamo responsabili anche noi docenti.
Oggi, 13 novembre, è stato pubblicato il decreto, datato 16 ottobre, di destinazione delle risorse…
Sta facendo discutere e commuovere la storia della bambina di cinque anni di un paese…
Nel quadro dello sciopero generale di tutto il lavoro dipendente pubblico e privato convocato dalla…
Ieri abbiamo dato notizia dell'intenzione del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara di nominare…
Il 29 novembre con l'intero Paese si fermerà anche la scuola. A confermare lo sciopero…
Giusto o sbagliato che sia, Christian Raimo è diventato ormai a tutti gli effetti un…