L’ingresso della rappresentanza dei genitori nelle politiche decisionali della scuola, avallata dalla riforma dei decreti delegati del 1974 e l’autonomia scolastica del 1997 hanno determinato lo sfascio della scuola italiana dando un forte ed incisivo impulso nella gestione delle dinamiche all’interno delle istituzioni scolastiche, tanto che il loro ingresso nei gangli dell’amministrazione scolastica ne condiziona in maniera incisiva le scelte.
Sembra ormai che i genitori abbiano preso un vero e proprio sopravvento sui docenti: decidono tutto, i voti, i compiti da assegnare, quanto giustificare le assenze, se giustificarle (con i propri comodi!), accompagnare e venire a prelevare i propri figli a scuola.
Insomma i docenti sono continuamente alla mercè dei genitori e i Dirigenti Scolastici, spesso avallano le scelte e le decisioni genitoriali per evitare scontri e grane di ogni genere.
Se andiamo avanti in siffatto modo e non poniamo un serio ed energico freno a questo andazzo, ci troveremo fra qualche anno che i genitori metteranno direttamente loro i voti sul registro elettronico al posto dei docenti e decideranno i programmi da svolgere i compiti da assegnare, il tempo da dedicare alla scuola (per quegli studenti che hanno mille impegni extrascolastici) e quant’altro faccia contenti e felici i propri figli.
E i docenti che fine faranno? Diventeranno degli automi in mano ai genitori, per cui (non vogliamo che avvenire perché sarebbe la “morte” della scuola) al posto dell’insegnante sulla cattedra potrebbe starci benissimo un robot teleguidato dai genitori.
Cerchiamo di riflettere bene su queste tematiche e facciamo in modo, a tutti i costi, che la figura del docenti riacquisti veramente quella credibilità e quella considerazione sociale che tuttora è nulla!
Mario Bocola
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