Gentilissima Giulia, condivido la sua tristezza e la “rabbia” per non vedere raggiunto il suo obiettivo, tanto desiderato e meritatissimo! Sono una ex insegnante in pensione, madre di un’insegnante, perciò capisco le sue ragioni. Sono, come lei, fortemente contraria alla disparità della valutazione del punteggio degli universitari, in rapporto a quella degli insegnanti vincitori di concorsi, pluri-titolati, con esperienze varie, un impegno pluriennale e chi più ne ha più ne metta!
Mia figlia ha due lauree: una triennale ed un’altra conseguita quest’anno (Scienze della Formazione Primaria). Ha svolto quattro anni di servizio presso una scuola privata (lavoro di doposcuola che le hanno proposto durante l’Università, avendola conosciuta durante il tirocinio) e due anni in scuole primarie statali con supplenze a tempo parziale. Recentemente è uscita la graduatoria provinciale ove ha visto che non le è stato riconosciuto il punteggio di laurea, ha presentato il reclamo (che non è stato accolto) ed è stata retrocessa di un centinaio di posizioni rispetto allo scorso biennio.
Morale: otto anni di studi universitari e sei anni di precariato buttati via così, per un GRAVISSIMO ERRORE del sistema telematico nazionale. Eppure mia mia figlia aveva avuto la “spunta” verde di conferma dell’avvenuta registrazione della seconda laurea…..Si chiama giustizia questa? Chi vorrà percorrere le vie legali spenderà circa 3000 euro per un ricorso, ma senza nessuna certezza di vincerlo. E qualcuno si meraviglia se i giovani laureati (e non) se ne vanno all’estero e non tornano più? Che tristezza, che squallore!!
Alessandra, mamma di una Giulia sub-precaria
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