Il rapporto tra lo spazio e Dio è stato il tema cardine del X Simposio Internazionale dei Docenti Universitari, organizzato dall’Ufficio diocesano per la Pastorale Universitaria, dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) e dal Ministero dell’Istruzione, insieme al Cnr, all’Esa e al Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali.
Prova a spiegare le origini del mondo lo scienziato Antonino Zichichi, che tiene una lectio magistralis davanti al pubblico dell’auditorium Antonianum, a Roma.
La chiave per scoprire da dove veniamo, spiega Zichichi, è il Supermondo. E’ questa la frontiera estrema della logica, cui siamo giunti attraversando i quattro secoli che ci separano da Galileo. Le ceneri del Supermondo potrebbero spiegare la compattezza della nostra galassia. Il salto concettuale che, partendo dal battito del nostro cuore come misura del tempo, ci ha portato ai circuiti elettronici in grado di misurare millesimi di miliardesimi di secondo, prosegue lo scienziato, è stato enorme. Sono invenzioni tecnologiche di questo tipo che ci hanno permesso di capire le leggi di simmetria da cui nascono anche le Leggi Fondamentali. Ma un libro delle Leggi fondamentali non è mai stato scritto, se non, come Zichichi sostiene, esattamente davanti ai nostri occhi: è la realtà che ci circonda e che aspetta di essere decifrata. Ma per farlo, è necessario porre domande al Creatore. Secondo Zichichi cimentarsi con un esperimento galileiano, quindi rigoroso e riproducibile, equivale a interrogare Dio. Nonostante i nostri passi in avanti, siamo ancora lontani da quello che lo scienziato siciliano definisce il Grande disegno. Per questo dobbiamo andare avanti. E cita Papa Francesco, elogiandolo, quando il Pontefice sostiene che dobbiamo essere orgogliosi delle nostre scoperte. Parla direttamente alla Scienza, per dire: “Abbiate l’orgoglio della verità. La verità la conosce chi studia la logica del Creato”.
Il rapporto tra Scienza e Dio è delicato. E lo studio e l’osservazione dello spazio in qualche modo lo lambisce. Ci spiega come, il maggiore Walter Villadei, cosmonauta.
Intanto, la Scienza va avanti, le scoperte non si arrestano. E il grande libro del mondo continua a essere scritto. (Fonte Dire)