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Lo stile di vita dei bambini italiani? Sempre meno salutare

Una “fotografia” davvero un po’ bruttina sugli stili di vita dei bambini italiani. A scattarla è stata “Save The Children”, con la ricerca conoscitiva realizzata da Ipsos e diffusa il 12 luglio insieme al Decalogo per uno stile di vita più salutare per bambini e famiglie.
Secondo l’associazione il 60% dei nostri bambini passerebbe il proprio tempo libero al chiuso, il 39% mangerebbequotidianamente davanti alla tv,un quinto non farebbe abitualmente colazione a casa e soltanto il 25% seguirebbe l’importante regola dei 5 pasti al giorno.
La grande maggioranza pratica attività sportive, ma aumenta il disinteresse verso queste attività (38%) e, soprattutto al Sud e nelle Isola, molti non praticano alcuna attività motoria nel tempo libero. A questo si aggiunga il fatto che l’auto si conferma il mezzo u
sato per tutti gli spostamenti.
Quasi un quinto dei bambini e adolescenti italiani – pari al 19% – non pratica alcuna attività motoria nel tempo libero, con un aumento di un punto percentuale rispetto allo scorso anno. La percentuale sale al 24% al Sud e nelle Isole, con dei picchi del 37% a Napoli e del 33% a Sassari.
Critica la situazione dei bambini italiani anche durante le ore scolastiche dedicate all’attività motoria e alla pratica sportiva: il 6% dei bambini e ragazzi non ha alcuno spazio dove svolgere attività fisica e dove esiste non è in buone condizioni per il 40% dei bambini italiani (percentuale che sale al 60% a Palermo, 50% ad Ancona e 49% a Bari).
Tra i tanti dati diffusi, spicca ancora una volta quello sulla fruizione esagerata della tv: i genitori dichiarano che più di 3 ore di TV al giorno sono la regola per quasi 1 bambino su 5 durante la settimana (la percentuale sale al 28, 26 e 24% rispettivamente a Palermo, Torino e Milano), ma nel weekend lo diventano per più di 1 su 4 (con punte del 43 e 41% a Milano e Palermo). Ore che spesso si sommano a quelle passate su internet (secondo i bambini e ragazzi italiani più di 3 ore al giorno per il 15% di loro, con percentuali del 30% a Milano e del 23% a Palermo) o a giocare ai videogames (più di tre ore al girono per l’8%, con vette del 18% a Bari e del 16% a Palermo).
Ancora, un ragazzo su 4 afferma che i propri genitori non controllano per quanto resti incollato agli schermi, percentuali che salgono al 27% per quanto riguarda la navigazione su internet (a Napoli e Aprilia, i genitori che non controllano quanto tempo i bambini passano davanti alla tv sono rispettivamente il 33% e 30%, mentre quelli che non controllano quanto tempo navigano in internet sono il 32%
ad Aprilia e il 29% a Milano).
Quando si sposta per qualunque esigenza, anche solo per andare a scuola, il 41% dei bambini e ragazzi lo fa accompagnato in auto (con un incremento del 3% rispetto allo scorso anno, e con percentuali che toccano il 51% a Bari e 50% ad Ancona), e il 68% cammina meno di 30 minuti al giorno (di questi il 23% lo fa per meno di 15 minuti, percentuale che diventa del 35% a Palermo e del 31% a Napoli). Oltre un quarto di loro prende abitualmente l’ascensore, con picchi del 45 e 39% rispettivamente ad Aprilia e nella provincia di Roma e a Palermo.
Secondo Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia, si tratta di “indicatori preoccupanti, perché il movimento e la socialità sono elementi essenziali per la crescita equilibrata. Come abbiamo cercato di sintetizzare nel Decalogo per uno stile di vita più salutare per bambini e famiglie , esistono dei comportamenti virtuosi che bisogna cercare di innescare: stimolare a camminare per più di 30 minuti al giorno, ad esempio, è fondamentale, se consideriamo che il 68% dei bambini e dei ragazzi italiani non lo fa“.
Anche l’alimentazione, altro tassello del corretto stile di vita
, diventa un punto delente: circa un ragazzo su 4 mangia la frutta solo un paio di volte la settimana o meno spesso. È soprattutto dai pediatri che i genitori vorrebbero avere più informazioni su una corretta alimentazione (53%, che diventa il 71% a Sassari), seguiti dagli insegnanti dei propri figli (19%, che tocca il 33% a Torino), ma anche dai media (16%, con un picco del 28% a Milano). I bambini inoltre non iniziano correttamente la giornata facendo colazione nel 19% dei casi (41% a Palermo e 29% a Napoli e con un picco del 26% tra i bambini tra gli 11 e i 13 anni), e mai o solo qualche volta a casa per il 12% di essi. In flessione comunque la percentuale dei ragazzi che fa abitualmente colazione al bar, passata dal 5 all’1%, probabile specchio della crisi economica delle famiglie italiane (infatti le famiglie che dicono di essere in difficoltà passano dal 19% del 2011 al 29% del 2012).
L’obesità o il sovrappeso dei bambini e ragazzi in Italia appare per i genitori un problema consueto e che colpisce un cospicuo numero di ragazzi: un genitore su quattro afferma che riguardi oltre il 30% dei bambini del nostro paese, ed in particolare la fascia d’età dai 6 ai 10 anni (per il 64% di questi). Il sovrappeso, infine, è maggiormente presente in famiglie che denunciano qualche problematica o difficoltà relazionale o famiglie mono-reddito, in cui le madri sono casalinghe.

Alessandro Giuliani

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