Ieri sera nella sua casa di Cetona, all’età di 92 anni, in seguito alle conseguenze di una polmonite, lo storico Rosario Villari, ex parlamentare Pci, membro dell’Accademia dei Lincei, è morto.
Era nato a Bagnara Calabra il 12 luglio del 1925. Tra le sue opere, Per il re o per la patria. La fedeltà nel Seicento, Mille anni di storia. Dalla città medievale all’unità dell’Europa, Elogio della dissimulazione. La lotta politica nel Seicento, editi da Laterza.
Sui suoi libri di storia hanno sudato intere generazioni di studenti e le sue parole spesso appassionavano, grazie alla lucidità della sintesi e alla chiarezza espositiva, compresi i raffronti e le analisi puntuali.
I suoi manuali infatti sono stati adottati per anni da centinaia di licei e istituti superiori.
“Qualcuno ha detto un giorno ironicamente che la nostra terra ha prodotto più storia di quanto non ne riesca a consumare; quel che è certo, però, è che ha generato uno dei massimi storici contemporanei. Rosario Villari, ha fatto appassionare alla storia intere generazioni di italiani che dai suoi libri hanno appreso che solo interpretando criticamente le vicende del passato, si è in grado di capire quelle del presente”.
“I temi cardine della sua dottrina spaziavano dal recupero in chiave critica del meridionalismo ribellista, a partire dal diciottesimo secolo, per arrivare ai movimenti contadini della riforma agraria e alle lotte antifasciste. Per Villari il ruolo del sapere storico era fondamentale nella formazione valoriale della società”
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