Il caso segnalato dai Partigiani della Scuola Pubblica è davvero curioso.
Lo scorso anno l’Istituto superiore Grimaldi-Pacioli di Catanzaro partecipa al concorso “La scuola adotta un monumento”.
Il progetto della professoressa Spaccaferro
Grazie al lavoro della professoressa Patrizia Spaccaferro e dei suoi studenti, alla scuola viene assegnato un importante premio legato ad un progetto che aveva portato alla riapertura al pubblico del Museo del Mare.
“Da febbraio a giugno – raccontano i Partigiani – l’instancabile docente, madre di due bambini piccoli, spende ogni istante della sua vita per curare l’allestimento della Sala, il reperimento degli oggetti da esposizione, la ricostruzione storica del vissuto della Tonnina (una ciminiera che serviva per un procedimento industriale che consentiva fino a 60 anni fa di ricavare il tannino dal castagno) e la relativa pubblicazione”.
La professoressa Spaccaferro si occupa di tutto e si sobbarca persino le spese vive per le ricerche, per procurare il materiale, per ristrutturare la Sala (anche contribuendo personalmente a pulire e a pitturare), per curare i contatti con testimoni diretti e indiretti, con studiosi e appassionati di storia locale, con pescatori.
Molti cittadini del quartiere Lido di Catanzaro, apprezzando il lavoro dell’insegnante, consegnano spontaneamente diversi materiali che consentono di mettere in piedi l’allestimento.
Dopo la presentazione del progetto e l’apertura della Sala arrivano premi e riconoscimenti
Anno nuovo, doccia fredda
Ma, a settembre arriva il colpo di scena.
“La docente – scrivono i Partigiani nel loro comunicato – viene estromessa dalla dirigente scolastica dal progetto dalla dirigente scolastica e cancellata da ogni evento riguardante il museo. In altre parole si assiste ad una strana damnatio memoriae senza apparente motivo”.
La vicenda fornisce ai Partigiani della Scuola Pubblica l’occasione per evidenziare che “questa vicenda è emblematica della triste realtà che vivono tante scuole italiane che non hanno la fortuna di beneficiare di una governance equilibrata senza che ciò traspaia minimamente dai rapporti di autovalutazione, tutti pienamente positivi per il Grimaldi Pacioli” (per la verità, secondo l’indagine della Fondazione Agnelli, l’Istituto di Catanzaro si colloca nei primi posti della classifica nazionale)
Tutta colpa dell’autonomia e della legge 107
“L’autonomia fuori controllo – commentano sempre i PSP – comporta talvolta dei costi altissimi per tutti, dirigenti, docenti, studenti e territorio. Gli strumenti per verificare il buon andamento delle scuole sono, come dimostra questo caso, totalmente inefficaci a scongiurare rapporti disfunzionali tra i vari attori dei processi formativi e ciò deve essere oggetto di urgente intervento da parte del MIUR”.
“Il Ministero – concludono i Partigiani – deve assolutamente eliminare la Legge 107, riportando tutto in ordine e in equilibrio come negli anni che hanno preceduto l’autonomia”.