Attualità

Lo studente si fa male sul ghiaccio. I genitori querelano i prof, che annunciano: “Basta, rinunciamo alle gite”

A Pergine, comune del Trentino, i genitori di un ragazzo della scuola Ciro Andreatta hanno querelato gli insegnanti di educazione fisica perché il giovane durante una ”lezione” sul ghiaccio è caduto sbattendo a gennaio e rompendosi un dente.

Secondo i genitori, i due insegnanti di ginnastica che avrebbero dovuto impedire quell’incidente.

La risposta dei docenti non si è fatta attendere e si sono detti pronti a rinunciare a qualsiasi attività fuori scuola.

Il sito locale Il Dolomiti ha pubblicato una lettera firmata da una quarantina di prof e inviata a tutte le istituzioni di Pergine.

“Le uscite, le visite, le attività sportive fuori dalla scuola – vi si legge – i viaggi di istruzione di uno o più giorni sono esperienze educative dei grande valore. Organizzare un viaggio d’istruzione, scegliere una meta o un’attività e dar senso didattico a ciò che si propone è questione assai delicata anche per i rischi che comportano e pertanto ponderata da parte dei docenti organizzatori e accompagnatori nonché da parte degli organi collegiali. Per questo la scuola e i docenti in primis adottano, in via preventiva, tutte quelle misure organizzative e disciplinari idonee a evitare prevedibili situazioni di pericolo e vigilano perché siano scongiurate”.

“Nella convinzione di essere compresi e sostenuti dalle famiglie – proseguono – e consapevoli dell’importanza che tali attività rappresentano per la crescita dei ragazzi, i docenti di questa scuola si sono sempre fatti carico delle responsabilità che esse comportano (…) ora è subentrata la convinzione di non essere tutelati a sufficienza. (…) Uscite e viaggi (…) comportano una straordinaria assunzione di responsabilità civile e penale e poiché non vi può essere alcun obbligo alla partecipazione a qualsiasi iniziativa, i docenti firmatari prospettano la possibilità di non organizzare viaggi né accompagnare gli alunni in uscite il prossimo anno scolastico”.

Andrea Carlino

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