Organizzare dei colloqui obbligatori con i genitori degli alunni che presentano problematiche importanti a scuola: ad istituirli è stato la Provincia di Bolzano, che prevede di convocare le famiglie con figli che non “brillano” a scuola a partire dall’apprendimento linguistico.
La novità, ripresa dall’agenzia Ansa, è stata annunciata del governatore altoatesino Arno Kompatscher, il quale ha anche specificato che “si punterà comunque in prima linea sulla collaborazione tra scuola, genitori e alunni”.
Durante i colloqui, si legge nella nota che anticipa l’iniziativa, si intende individuare un percorso per facilitare agli alunni l’apprendimento. Dove questo non dovesse essere possibile, perché per esempio i genitori non si presentano ai colloqui, “la scuola potrà prevedere misure obbligatorie nell’ambito dell’ordinamento giuridico, come per esempio ore extra per l’apprendimento linguistico”.
Disco rosso, invece, almeno per il momento, per l’istituzione della commissione paritetica e anche dell’esclusione dalle scuole di lingua tedesca di alunni che hanno dimostrato di possedere scarse competenze linguistiche.
La norma approvato sui colloqui obbligatori appare, dunque, una modalità di collegamento che la scuola intende istituire con le famiglie, soprattutto nei casi più difficili. E potrebbe anche tornare utile qualora dei genitori dovessero presentare ricorso: le famiglie, infatti, non potrebbero sostenere – rivolgendosi al giudice per contestare bocciature o valutazioni negative – di non essere state messe al corrente dell’apprendimento difficoltoso dei figli-alunni a scuola.