Domenica 17 novembre si celebra la Giornata Internazionale degli Studenti, un appuntamento storico che rimarca il diritto allo studio per tutti i giovani e il diritto dei ragazzi a essere liberi La ricorrenza studentesca coincide con la decisione, presa il 17 novembre del 1939 dai nazisti di Praga, di giustiziare e deportare studenti e professori cecoslovacchi contrari alla guerra. La giornata venne introdotta due anni dopo a Londra dal Consiglio Internazionale degli Studenti, composto da molti rifugiati, con il consenso degli Alleati.
Tra le numerose riflessioni sulla giornata dedicata ai diritti degli student riportiamo quella del Comune di Desio. Le riteniamo particolarmente significative: “Si può insegnare a uno studente una lezione al giorno; ma se gli si insegna la curiosità, egli continuerà il processo di apprendimento finché vive” (Argilla P. Bedford).
Tra le tante dichiarazioni politiche, invece, riportiamo quella della senatrice Enza Rando della segreteria nazionale Pd e componente della Commissione Scuola e Università: quella del 17 novembre, ha detto, “è una data importante per rilanciare gli impegni sulla scuola e per offrire, secondo lo spirito costituzionale, ogni strumento necessario alla formazione dei nostri giovani. Il tempo degli studenti e delle studentesse è un tempo che è patrimonio non solo del sapere, ma della formazione di cittadini e cittadine che sapranno impegnarsi per un Paese migliore, più accogliente, più solidale e gentile”.
“Il tempo della partecipazione e della costruzione del senso di comunità. I giovani sono la speranza del futuro ed anche del nostro presente, un abbraccio a tutte le studentesse e gli studenti italiani”.
Sulla giornata dedicata agli Studenti si è espresso anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, “è una data che porta con sé una storia di sacrificio e coraggio: nel 1939 giovani cecoslovacchi sfidarono l’oppressione nazista, pagando con la vita il loro desiderio di libertà e di democrazia”.
“Oggi, ricordando quei volti e quei sogni spezzati, onoriamo i giovani che in ogni epoca e in ogni paese si sono impegnati e si impegnano per una società che protegga e valorizzi la persona“, ha concluso il Ministro.
Costruiamo insieme alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi una scuola che li renda cittadini liberi, consapevoli dei diritti e dei doveri che sono la base della convivenza civile, alfieri nella quotidianità della vita del valore primario del rispetto verso ogni essere umano”.
Anche il ministero della Difesa, nel suo sito internet, sostiene che quella odierna è “un’occasione per riflettere su come lo studio sia non solo un mezzo per migliorare se stessi, ma soprattutto un vettore di libertà, un ‘passaporto verso il futuro’”.
Solo due giorni fa, venerdì 15 novembre, molti studenti italiani si sono mobilitati, scendendo in diverse piazze italiane, per chiedere di “liberare il Paese da un Governo che usa indiscriminatamente repressione e censura su chiunque non la pensi come loro”.
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