Insegno da 30 anni nella scuola primaria ed assegno una pagella piena di 5, ma non ai miei alunni che si adoperano da sempre per adeguarsi ad ogni situazione.
Io do 5 alle amministrazioni come quella in cui lavoro, poiché mi pare facciano di tutto per ostacolare una serena scolarità ai bambini.
Innanzitutto incrementano l’urbanizzazione del territorio senza adeguare di pari passo gli edifici scolastici: costruiti 40 anni fa, ora ospitano almeno il doppio della popolazione scolastica.
Le leggi statali concedono di “stipare” numeri alti di bambini in aule ristrette, con un notevole sovraffollamento, a discapito, di un’adeguata azione didattica.
Solo per il controllo della lettura con relativa comprensione in una seconda elementare di 24 alunni, occorrono dalle 4 alle 6 ore settimanali: attività tutt’altro che stimolante per gli altri alunni che devono limitarsi ad ascoltare perché manca il tempo per gli interventi.
Lo Stato, poi, istituisce gli alunni con BES che necessitano di interventi individualizzati, cosa impossibile in un edificio già deficitario dal punto di vista degli spazi e dove, in più, occorre ospitare anche una o più sezioni della scuola dell’infanzia, la quale, dopo la statalizzazione, difficilmente ha trovato degna collocazione, con spazi adeguati alle proprie attività.
Bambini ed insegnanti su di un banchino nei corridoi mentre gli alunni dell’infanzia fanno attività di gioco nell’atrio è diventata triste prassi consueta. Ogni anno ci viene comunque proposto un modulo di autovalutazione che ci chiede quanto siamo stati meritevoli nel riservare tempi e spazi adeguati ai bisogni formativi degli alunni e giustamente, alla valorizzazione delle eccellenze.
Per non parlare della mensa: un refettorio di gran lunga insufficiente per la primaria, che deve accogliere anche le sezioni di scuola dell’infanzia, con il servizio affidato ad una tale carenza numerica di personale, che, nonostante gli insegnanti, contravvenendo alle norme d’igiene, si prestino a sparecchiare ed a servire le pietanze, l’ultimo gruppo di classi finisce di mangiare a metà pomeriggio ed il tempo pieno è servito quasi solo per il pranzo.
Aggiungo l’acquisto da parte del Comune di banchi sprovvisti di mensolina e di ganci per gli zaini: ciò rende il pavimento impraticabile e pericoloso, soprattutto in caso di evacuazione ed inoltre occorrono arredi supplementari, affinché i bambini non debbano sovraccaricarsi per portare il materiale occorrente.
Con l’attuale sanificazione e per un rientro in sicurezza, ci si accorge che le aule sono sovraffollate, gli spazi insufficienti, gli arredi troppo ingombranti.
Nei prossimi giorni andrò a togliere dall’aula libri e sussidi, quindi i miei alunni il prossimo anno faranno a meno anche di attività didattiche aggiuntive e manipolative: quando i bambini saranno diventati alla stregua di arredi, anche piuttosto ingobbiti, scriveremo nel RAV che saremo diventati abilissimi nel babysitteraggio a norma di covid-19?
Lara Spesso
"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…
L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…
La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…
In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…
Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…