Scuole luogo di contagio? Chiuderle o mantenerle aperte? Il dibattito è sempre attuale, e l’opinione pubblica si divide, così come le forze politiche.
In un post su Facebook, la capogruppo M5S della Regione Lazio Roberta Lombardi, riporta i dati della rivista scientifica “Nature” sui contagi nelle scuole. “In Italia, nelle 65.000 scuole riaperte a settembre, al 6 ottobre sono stati individuati casi di positività solo in 1.212 istituti, vale a dire il 2%. E nel 93% dei casi è stata riscontrata la positività di un solo alunno che non ha trasmesso il virus a compagni e docenti”.
La deputata cita anche il dato lanciato dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro (3,8% di tutti i contagi nell’ambito scolastico).
Percentuali troppo basse per giustificare la chiusura delle scuole. C’è di più, la didattica a distanza – secondo Lombardi – non è agevolata a tutti ed esiste una disparità di trattamento. Così come esiste un problema di mezzi di trasporto, non potenziati, e di sanità territoriale, non resa efficace da marzo.
Insomma, le responsabilità vanno ricercate tra Regioni e Comuni, e non nelle scuole, che più che la causa, sono “l’effetto della pandemia” e chiuderle potrebbe danneggiare sia le famiglie che le nuove generazioni.
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