Ne abbiamo già dato notizia. Il 2-3 maggio i sindacati Saese e Anief hanno indetto uno sciopero di categoria.
I motivi sono presto detti: la vertenza delle maestre senza laurea escluse dalle graduatorie da una sentenza del Consiglio di Stato e gli aumenti di soli 85 euro previsti dal nuovo contratto e non ancora versati (mancano anche gli arretrati).
Nel mezzo, però, si trovano due ponti che rischiano di creare qualche problema anche agli studenti che vogliono recuperare in vista della chiusura dell’anno scolastico.
Il 25 aprile, festa della Liberazione, è mercoledì. Due possibili opzioni: da sabato 21 aprile con ritorno a scuola giovedì 26 oppure una settimana di vacanza comprendendo anche l’1 maggio che cade di martedì.
Poi c’è lo sciopero del 2 e 3 maggio con il rischio di ritrovarsi a scuola venerdì 4 maggio. La chiusura delle scuole lunedì 30 aprile in vista del ponte del primo maggio è stata decretata da 13 regioni: Piemonte; Friuli-Venezia Giulia; Lazio; Liguria; Marche; Trentino-Alto Adige; Basilicata; Calabria; Puglia; Molise; Abruzzo; Campania; Umbria.
Dunque, così come segnala il Corriere della Sera, c’è il rischio che le lezioni restino sospese addirittura per dieci giorni: da mercoledì 25 aprile fino a venerdì 4 maggio.
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