Il ministro dell’Istruzione non deve lanciare slogan, ma pensare a risolvere i problemi della scuola. È il pensiero di Laura Boldrini (LeU), presidente della Camera nella precedente legislatura, espresso il 9 aprile con un tweet.
Quello che un ministro dovrebbe fare…
“Dovrebbe garantire un’adeguata retribuzione agli insegnanti, darsi da fare per mettere le scuole in sicurezza e rendere le palestre agibili. Ma, invece, il ministro dell’istruzione leghista lancia slogan discriminatori come un Salvini qualsiasi. #Bussetti”, ha scritto l’on. Boldrini.
Dovrebbe garantire un’adeguata retribuzione agli insegnanti, darsi da fare per mettere le scuole in sicurezza e rendere le palestre agibili.
Invece il ministro dell’istruzione leghista va in giro a lanciare slogan discriminatori #ComeUnSalviniQualsiasi
— laura boldrini (@lauraboldrini) April 9, 2019
Il riferimento è alle ultime interviste rilasciate dal titolare del Miur, anche a seguito dell’infruttuoso incontro con i sindacati di comparto che hanno infatti confermato lo sciopero del prossimo 17 maggio.
La frase che non piace
In particolare, l’on. Boldrini non sembra avere apprezzato la risposta odierna del ministro dell’Istruzione al quotidiano “La Stampa”, nella quale apre agli stranieri ma specifica anche che “il primo pensiero” deve “sempre essere quello di aiutare i nostri giovani affinché possano farsi una famiglia, avere dei figli, vivere con serenità il loro progetto di vita”.