Mentre in Italia periodicamente si rinfocolano le polemiche per l’opportunità che si dà agli alunni di partecipare all’ora di religione a scuola, in altri Paesi la disciplina diventa addirittura obbligatoria. Come in Brasile, dove l’insegnamento della religione diventa vincolante durante la scuola dell’obbligo, quindi sino ai 14 anni di età di tutti gli alunni (ovvero al completamento della scuola primaria). Subito, è arrivata la replica dei laici: è una scelta preoccupante.
La decisione diventa ancora più rilevante dal momento che non è scaturita da una proposta legislativa, ma è frutto della sua approvazione esclusiva da parte del locale Consiglio nazionale di educazione.
Il Consiglio dell’educazione brasiliana ha inserito la religione, infatti, nella nuova ‘base curricolare’. Mentre sino ad oggi la partecipazione all’insegnamento era sempre stata facoltativa.
Immediate, sono giunte le proteste: secondo il coordinatore generale della Campagna nazionale per il diritto all’educazione, Daniel Cara, la decisione presa delle istituzioni culturali del Paese sudamericano è “estremamente preoccupante” e ferisce il principio di “laicità dello Stato”.
Inoltre, scrive l’Ansa, l’insegnamento della religione obbligatorio a scuola è stato uno dei punti più controversi del testo presentato dal ministero dell’Istruzione di Brasilia.
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