Dopo l’arresto dell’ex latitante Matteo Messina Denaro, avvenuto nella mattina di lunedì 16 gennaio, tantissimi sono i retroscena emersi.
Durante i primi anni di latitanza, Messina Denaro o Soldino (come lo chiama a mo’ di sfottò il giornalista siciliano Pino Maniaci, da sempre in lotta contro la mafia che per l’evento dell’arresto si è anche tagliato i baffi, in diretta durante il suo Tg, dopo 50 anni, ndr), si innamorò di una donna, Franca Alagna, appartenente a una famiglia che con la mafia non aveva nulla a che fare.
Dalla loro unione nacque una figlia a cui diedero il nome di Lorenza, come la nonna paterna. Da quel momento e per 18 anni mamma e figlia dovettero vivere con la nonna Lorenza e le quattro sorelle del padre, controllate a vista e costrette a una vita chiuse in casa con le tapparelle abbassate e nel silenzio.
Secondo quanto riporta il Corriere, a raccontare qualche episodio dell’adolescenza tormentata di Lorenza è una sua ex professoressa del liceo scientifico, Bia Cusumano, che ha dichiarato: “Un giorno, mentre parlavo delle stragi mafiose riferendomi proprio all’allora imprendibile Messina Denaro, Lorenza si irrigidì. “Posso uscire, professoressa?”. Adesso che parliamo di cose importanti? “Devo uscire”. Due minuti dopo un ragazzo mi rivelò di chi era figlia, nonostante il cognome diverso. E allora decisi che bisognava parlare ancora di più, che occorreva scuotere”.
Quanto può aver inciso la decisione della scuola di fare legalità? Forse tanto, forse poco, non possiamo saperlo con certezza. Il fatto è che Lorenza, nel pieno della sua crescita interiore, ha preso coscienza proprio in quegli anni dell’eredità pesante con cui doveva convivere che apparentemente non le lasciava altra via. Ma lei ha reagito, ha convinto la madre a lasciare la casa matriarcale con nonne e zie che le tenevano sotto controllo in stato di soggezione. Ha cambiato casa, si è iscritta all’università, ha viaggiato e oggi, 26enne, è mamma di un bambino di un anno e mezzo.
Del padre non ne ha mai voluto sapere niente, lei stessa in più occasione ha dichiarato: “non voglio saperne niente. Fate finta di nulla, fate finta che io non esista”.
Matteo Messina Denaro dieci anni fa ha inviato un pizzino all’ex sindaco di Castelvetrano scrivendo di non aver mai conosciuto sua figlia. E nell’agenda intima ritrovata nella casa di Campobello di Mazzara si legge anche “Perché mia figlia è arrabbiata con me?”.
AGGIORNAMENTO 22 GENNAIO 2023
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