Se continua a non esserci divieto per i bambini non vaccinati di iscriversi e frequentare la scuola dell’obbligo, la normativa vigente tuttavia “prevede che il dirigente scolastico comunichi entro cinque giorni i nominativi alla Asl di competenza affinchè questa intervenga per i tempestivi adempimenti”.
Così la ministra della Salute, Lorenzin, rispondendo alle interrogazioni nel corso del question time alla Camera a una serie di interrogazioni sulla copertura vaccinale nel nostro Paese .
“Il sistema vigente é finalizzato a far scattare l’allerta – ha sottolineato – e consentire alle Asl di intervenire senza tuttavia pregiudicare il diritto all’istruzione dei bambini proprio per evitare che gli stessi siano doppiamente penalizzati”.
Il Piano vaccinale attualmente al vaglio delle Regioni, ha detto ancora la ministra, oltre ad ampliare l’offerta vaccinale, prevede l’adozione di un piano di comunicazione istituzionale per fornire alla popolazione informazioni dettagliate sui benefici.
Quella dei vaccini “è una questione di sicurezza nazionale, di salute pubblica. Vaccinare vuol dire investire sul benessere, è la misura di prevenzione più efficace e innocua”, ha affermato Lorenzin, ribadendo che “come ministero ce ne stiamo occupando in modo molto forte ormai da anni. Abbiamo presentato il nuovo Piano nazionale vaccini, che è all’esame della Conferenza delle Regioni, e spero possa passare al più presto”.
Per la ministra, “le risorse per garantire la copertura vaccinale su tutto il territorio nazionale si devono e si possono trovare. Cominciamo a fare campagne di informazione e di copertura anche su nuove patologie che possono emergere o riemergere sul territorio”.
“Sulla questione della possibilità che sia previsto il divieto di frequentare la scuola dell’obbligo ai bambini non vaccinati, ricordo che la normativa vigente prevede che, in mancanza della certificazione comprovante l’avvenuta vaccinazione, il dirigente scolastico comunichi entro 5 giorni all’Asl di competenza la situazione. Il sistema fa quindi scattare l’allerta e consente all’Asl di intervenire senza pregiudicare il diritto dei bambini. Ogni eventuale modifica del sistema, finalizzata a rendere maggiormente efficace la copertura vaccinale, non può che essere rimessa al Parlamento”, ha precisato Lorenzin.
Quanto all’ipotesi di sanzioni per i medici poco inclini a vaccinare gli assistiti, “l’ordinamento vigente attribuisce ai soli Ordini professionali il potere di disciplinare sui medici – ha ricordato il ministro – e pertanto spetta ai soli Ordini valutare se e quando una mancata prestazione sanitaria posso tradursi un comportamento deontologicamente non corretto”.
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