“La polemica tra il ministro Lorenzin e il sindaco Marino appare pretestuosa e ingiustificata. Per conoscere i problemi di igiene nelle scuole della Capitale, e nel resto del Paese, al ministro della Salute basterebbe fare una chiacchierata con il collega Poletti e con il presidente del Consiglio, dal momento che la principale responsabilità è proprio dell’esecutivo. In sostanza, e senza nemmeno accorgersene, Lorenzin sta facendo le pulci al suo stesso Governo”.
Lo affermano i parlamentari del Movimento 5 Stelle nelle commissioni Cultura e Affari Sociali.
“Tra le prime cause delle condizioni di degrado nelle nostre strutture scolastiche c’è infatti il corto circuito nel sistema di appalti per le pulizie, affidate in esternalizzazione a un numero ristretto di società che formano un sostanziale cartello. I fondi destinati dallo Stato per finanziare questo sistema sarebbero adeguati se venissero destinati solo al personale – inserito stabilmente in organico come chiediamo da tempo – ma, ad oggi, sono insufficienti dal momento che in buona parte vengono fagocitati dalla sovrastruttura delle cooperative. Tutto questo con ovvie ricadute sul tempo di pulizia destinato dagli operatori a questa mansione.
Un anno fa le scarse condizioni igieniche avevano causato gravi disagi in tutta Italia, portando anche alla chiusura di alcune scuole. La risposta del Governo? L’operazione ‘Scuole Belle’, finanziata con fondi destinati all’edilizia scolastica, concepita più per foraggiare le società che operano nel settore che per migliorare le scuole o dare una risposta strutturale ai lavoratori in difficoltà. Lavoratori usati come pedine dal Governo che li ha ricollocati in mansioni mai svolte prima, per interventi i miglioramento nelle strutture scolastiche. I risultati fallimentari dell’operazione sono sotto gli occhi di tutti”.