Politica scolastica

Lorenzo Fioramonti: audizione apprezzata, ma adesso tutti aspettano i fatti

Le dichiarazioni rese in Parlamento dal ministro Fioramonti nella mattinata del 15 ottobre sono state variamente commentate.

M5S molto soddisfatti, una bacchettata dalla Flc-Cgil

Piena soddisfazione viene espressa dal M5S che sottolinea che l’azione del Ministero si baserà su tre punti chiave: sicurezza, innovazione e sostenibilità.
“Una parola chiave del mandato del Ministro – afferma l’onorevole Lattanzio, capogruppo 5S nella Commissione Cultura della Camera – sarà l’innovazione di cui i nostri ragazzi sono pronti a diventare primi esperti attraverso percorsi e formazione digitale idonea e intelligente. Ma noi prevediamo anche maggiore sostenibilità a scuola attraverso progetti e incentivi che creino una nuova sensibilità ambientale per i nostri studenti”.

Una leggera bacchettata arriva invece dalla Flc-Cgil: “Al di là della discutibile definizione dei nostri studenti come futuro ‘capitale umano’ – che ‘capitale’ non è dovendo la scuola formare cittadini colti e competenti in grado di dirigere i processi o di controllare chi dirige – le intenzioni del ministro Fioramonti al Parlamento sul nostro sistema di istruzione e ricerca seguono un indirizzo di impegno che sembra voler invertire una tendenza al disinvestimento che è stata la cifra che ha connotato le azioni dei governi passati”.

La prova del 9, aggiunge il sindacato di Francesco Sinopoli, si potrà fare nella giornata del 16 ottobre quando il Ministro incontrerà i sindacati; in quella occasione si potrà verificare se davvero alcuni temi centrali verranno tenuti nella giusta considerazione: investimenti pluriennali per l’edilizia scolastica, dotazione di organici curriculari e di sostegno per la continuità didattica e la stabilizzazione, regolarità dei concorsi e un reclutamento qualificato costante e regolare, investimenti nel settore Ata, stipendi che non si limitino all’inflazione programmata.

Apprezzamento con riserva del PSI

Apprezzamento viene espresso anche dal Partito socialista soprattutto per l’attenzione ai temi della sicurezza, della digitalizzazione e del precariato.
Senza però firmare cambiali in cambio: “Nei prossimi giorni il Governo depositerà in Parlamento la legge di bilancio e allora vedremo se, come accaduto con i precedenti Ministri, si sarà trattato solo di belle parole o di fatti concreti. Per ora, da quanto è dato sapere, siamo ben lontani dai 3 miliardi promessi e necessari per realizzare parte cospicua di quanto necessario”.

L’intervento di Toccafondi (Italia Viva)

Già al termine della relazione del Ministro, Gabriele Toccafondi (Italia Viva) ha ribadito che “vanno bene gli impegni su assunzioni e risorse, ma si deve cambiare direzione anche su merito, valutazione, alternanza e scuole paritarie”
“Puntare al meglio per la scuola – ha detto Toccafondi – significa concorsi e percorsi formativi dove si scelgono i più bravi e i più motivati. Significa non aver paura della valutazione, della qualità e del merito. Ma una inversione di tendenza è necessaria anche sull’edilizia scolastica; e chiediamo anche di valorizzare di più l’autonomia scolastica.
“Siamo infine certi che questo governo, e la maggioranza che lo sostiene – ha concluso Toccafondi – saranno disposti a dialogare senza preconcetti sul tema della parità scolastica. Siamo i primi a lottare contro i ‘diplomifici’, contro chi si nasconde dietro la vera parità scolastica. Ma si cambi registro con chi rispetta le regole e fa scuola a tutti gli effetti, ovvero la maggioranza assoluta di chi gestisce scuole paritarie”.

Reginaldo Palermo

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