Ci sono aggiornamenti sul caso di Lorenzo Parelli, lo studente morto diciotto anni nel gennaio del 2022 nell’azienda in cui stava svolgendo il percorso di alternanza scuola lavoro, a Udine. Come riporta La Repubblica, è stata accolta la richiesta di patteggiamento della ditta.
Il patteggiamento prevede una pena di 3 anni e una sanzione pecuniaria di 20 mila euro. Poi sono stati chiesti 3 anni e 4 mesi per l’operaio che quel giorno lavorava con la vittima, e 2 anni per il tutor affiancato allo studente. Le ipotesi di reato sono omicidio colposo, violazione delle norme antinfortunistiche e omissione di controllo.
Il processo è stato aggiornato al 29 ottobre per repliche e sentenza. La famiglia di Lorenzo non si è costituita nel procedimento penale: è stata risarcita in sede civile.
L’incidente è accaduto nel pomeriggio di venerdì 21 gennaio 2022, nell’ultimo giorno di stage del ragazzo: nel corso dei lavori di carpenteria metallica, la putrella gli è caduta addosso, uccidendolo.
Secondo l’Espresso, Lorenzo Parelli è stata la persona dell’anno, vittima di una scuola che ancora oggi forma in luoghi insicuri.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, qualche settimana dopo la morte del giovane, disse che non devono mai più accadere “tragedie come quella della morte del giovane Lorenzo Parelli, entrato in fabbrica per un progetto di scuola-lavoro”. Perché “dignità è azzerare le morti sul lavoro che feriscono la società. La sicurezza del lavoro riguarda il valore che attribuiamo alla vita”, aveva detto il Capo dello Stato.
Al ragazzo è stato dedicato il concertone del 1° maggio del 2023. In quell’occasione è stata presentata la Carta di Lorenzo, una sorta di manifesto sui principi fondanti per imporre la cultura della sicurezza nei luoghi di formazione e di lavoro.
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