A distanza di quasi tre anni dal tragico fatto, è arrivata la sentenza del Gup di Udine, relativamente alla morte di Lorenzo Parelli, lo studente di 18 anni, morto durante l’ultimo giorno dello stage in un’azienda, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. Come riporta il ‘Corriere della Sera’, sono stati condannati a 3 anni di reclusione per omicidio colposo Claudio Morandini, l’operaio che affiancava quel giorno Lorenzo e che si era allontanato dalla postazione e a 2 anni e 4 mesi Emanuele De Cillia, il tutor aziendale, assente quel giorno causa Covid. Patteggiamento a 3 anni invece per l’imprenditore Pietro Schneider, con 23mila euro di multa per la sua azienda.
L’incidente è accaduto nel pomeriggio di venerdì 21 gennaio 2022, nell’ultimo giorno di stage del ragazzo: nel corso dei lavori di carpenteria metallica, la putrella gli è caduta addosso, uccidendolo.
Secondo l’Espresso, Lorenzo Parelli è stata la persona dell’anno, vittima di una scuola che ancora oggi forma in luoghi insicuri.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, qualche settimana dopo la morte del giovane, disse che non devono mai più accadere “tragedie come quella della morte del giovane Lorenzo Parelli, entrato in fabbrica per un progetto di scuola-lavoro”. Perché “dignità è azzerare le morti sul lavoro che feriscono la società. La sicurezza del lavoro riguarda il valore che attribuiamo alla vita”, aveva detto il Capo dello Stato.
Al ragazzo è stato dedicato il concertone del 1° maggio del 2023. In quell’occasione è stata presentata la Carta di Lorenzo, una sorta di manifesto sui principi fondanti per imporre la cultura della sicurezza nei luoghi di formazione e di lavoro.
Un maggiore impegno per la sicurezza sul lavoro, attraverso lo sviluppo di una cultura organizzativa orientata alla prevenzione e alla formazione. È il monito del presidente di Confindustria Emanuele Orsini, volto a mettere fine alle morti sul lavoro, attraverso il manifesto firmato dalle imprese.
Punto fondamentale è la ‘Carta di Lorenzo’, firmata da Confindustria davanti ai genitori di Lorenzo Parelli, morto il 21 gennaio 2022 in un’azienda metalmeccanica vicino Udine nel suo ultimo giorno di alternanza-lavoro. Un tragico incidente per un ragazzo di soli 18 anni. In questi anni la famiglia del ragazzo si è battuta affinché ci sia maggiore sicurezza per gli studenti che affrontano i percorsi lavorativi associati alla scuola. Da qui la nascita della ‘Carta di Lorenzo’ che, come afferma ‘Il Sole 24 Ore’, prevede un maggiore coinvolgimento degli studenti nella progettazione dei percorsi formativi, un collegamento costante tra studente, tutor scolastico e tutor aziendale e un sistema di riconoscimento per le imprese virtuose.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto scrivere un messaggio: “La tragica morte di Lorenzo Parelli durante uno stage ha drammaticamente richiamato l’attenzione dell’intera società italiana sui processi che accompagnano i giovani nell’ingresso nel mondo del lavoro. La sottoscrizione della ‘Carta di Lorenzo’ in una sede significativa come il Consiglio Generale di Confindustria, sottolinea l’impegno che il sistema delle imprese intende assumere nei confronti della sicurezza negli ambienti di lavoro per una maggiore tutela degli studenti impegnati in percorsi di formazione in azienda”.
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