La scuola è di gran lunga il comparto lavorativo dove ci sono più dipendenti vaccinati, ma anche tanti studenti dai 12 anni in su: sottolinearlo è stato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in video-collegamento il 23 novembre con la Conferenza regionale dell’istruzione organizzata a Palermo dall’assessorato regionale. Le parole arrivano, forse non a caso, nel giorno in cui diventa sempre più concreta la possibilità di portare a soli 5 mesi la possibilità di fare la terza vaccinazione. E che il Governo, forse già giovedì 25 novembre, possa decidere di far diventare obbligatorio il vaccino anti-Covid.
“Il 94 per cento del personale della scuola, a livello nazionale, ha avuto la prima dose e il 92 per cento la seconda e – ha ricordato il ministro – siamo pronti per la terza (anche perché sembrerebbe che dopo sei mesi dalla seconda vaccinazione gli anticorpi crollino n.d.r.) Più dell’80 per cento dei ragazzi tra i 16 e i 18 anni è vaccinato e oltre il 60 per cento tra i 12 e i 16 anni”.
“La scuola – ha aggiunto Bianchi – è stata l’istituzione che più di ogni altra ha dimostrato in questo Paese cosa è la solidarietà civile, con cui bisogna affrontare tragedie come la pandemia”.
Secondo il numero uno del Palazzo Bianco di Viale Trastevere, “non solo possiamo essere orgogliosi di essere l’istituzione che ha più vaccinati, ma anche quella che ha dimostrato che si può essere in presenza con grande senso di responsabilità e il Pnrr (al quale ha fatto riferimento anche il premier Mario Draghi n.d.r.) ci può permettere di andare oltre: nuovi spazi e nuova sicurezza nelle aule e nelle scuole”.
Bianchi ha quindi tenuto ricordare che “durante l’estate abbiamo fatto un lavoro continuo e l’accordo siglato con la Sicilia è diventato di riferimento nazionale – ha aggiunto il ministro – e da febbraio abbiamo fatto delle scelte dure, lo so: abbiamo tenuti tutti i bimbi piccoli a scuola sempre, fare i concorsi per tutti i nostri docenti (è appena stato pubblicato il bando di quello ordinario per Infanzia e Primaria n.d.r.) e tutti gli esami di Stato in presenza e durante l’estate abbiamo tenuto le porte sempre aperte”.
In conclusione, per il ministro dell’Istruzione italiana “abbiamo fatto una scelta dura quando abbiamo deciso di riaprire la scuola a settembre“.
“Ma oggi – ha detto ancora Patrizio Bianchi – possiamo essere orgogliosi di essere l’istituzione che ha più vaccinati”.
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