Nascerà a Parma e si prefigge come obiettivi la lotta alla dispersione scolastica e alla povertà educativa un nuovo centro per l’inclusione culturale e sociale di minori tra i 10 e 14 anni, in situazioni di fragilità per motivi economici o familiari. I lavori sono già iniziati a settembre 2022 e il centro si troverà nel campus dell’ateneo parmense. Il progetto nasce dalla collaborazione tra la “Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari”, nata nel 2021 e presieduta da Paolo Barilla, e l’Università parmense.
La struttura si inserisce su una superficie di 1.600 metri quadrati e ospiterà due sezioni 0-3 anni e due sezioni 3-6 anni. Nella convezione è stato definito che l’università si concentrerà soprattutto nella prevenzione dell’esclusione a partire dalla più tenera età dei bambini, gestendo o facendo gestire da propri appaltatori di servizi, il polo dell’infanzia con criteri innovativi che promuovano la socialità e il coinvolgimento dei piccoli sin dai primi anni di vita. A tal fine, l’ateneo ha costituito una commissione polo per l’infanzia di cui fanno parte docenti ed esperti del settore con il compito di sviluppare il progetto pedagogico per il polo per l’infanzia universitario.
La struttura sarà costituita da due edifici autonomi ma collegati, con destinazioni differenti: il primo ospiterà un polo per l’infanzia per i figli di dipendenti e studenti gestito direttamente dall’Università. Il secondo blocco, sarà invece funzionale alle specifiche attività di educazione e inclusione degli adolescenti. L’edificio sarà NZEB (Nearly Zero Energy Building), ovvero un edificio dalle prestazioni elevatissime, che puntano a sostenibilità e risparmio energetico. Nell’edificio non sarà utilizzato gas e la costruzione sarà realizzata in legno. La conclusione dei lavori è prevista per la fine di luglio 2023; nel corso di una conferenza stampa, che sarà organizzata nella primavera del 2023, saranno presentati il progetto educativo e l’edificio che sarà realizzato.
Secondo le parole del rettore il professor Paolo Andrei si tratta di un progetto molto importante che finalmente, dopo anni, permetterà all’Università di Parma di avere un polo per l’infanzia a vantaggio della comunità accademica e anche fortemente interconnesso con i servizi territoriali. Ciò che rende questo progetto innovativo è l’interconnessione di due progetti educativi che sono tra loro complementari, incentrati sull’educazione e sull’inclusione.
Al centro del progetto la volontà di fornire strumenti e risorse per imparare ad affrontare la vita, diventando un incubatore capace di suscitare entusiasmo, dare sicurezza al singolo e responsabilizzare. Convinzione della Fondazione, infatti, è che nessuno debba essere lasciato indietro e che sia necessario impegnarsi per prevenire e sanare situazioni di disagio che possano compromettere la formazione e la crescita umana, sociale e culturale.
Importante anche, secondo la Fondazione e l’ateneo di Parma, prevenire e contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa, attraverso il confronto e la possibile collaborazione di enti e realtà locali che ne condividano con empatia gli scopi e siano in possesso di profonde esperienze e competenze.
‘Invecchiando ci si rende conto che gentilezza e felicità sono sinonimi’ è una frase attribuita…
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Scuola oltre i confini” tenuta da Maria Sofia Di Carluccio dal titolo: “Concorso…
È ora di introdurre il divieto per le ragazze minorenni di indossare il velo a…
In Finlandia, un uomo su quattro sotto i 35 anni ritiene che le donne possono…
Una docente che ha una supplenza nella classe di concorso A041 fino al 23 novembre…
“Gli insegnanti il personale ATA, gli studenti hanno ragione a protestare: la manovra di bilancio…