Il giorno 13 luglio noi studenti di Scienze della Formazione Primaria Nuovo Ordinamento degli atenei lombardi, con il patrocinio del Coordinamento Nazionale di Scienze della Formazione Primaria Nuovo Ordinamento, abbiamo organizzato un presidio presso la sede RAI di Milano di via Riva Villasanta.
Per i 40.000 maestri-studenti precari italiani è giunto il momento di far sentire la propria voce, che va ad unirsi a quella dei maestri laureati, dei vincitori del concorso 2016 e dei residuali GaE a pieno titolo, creando un coro di 115.000 maestri precari della scuola, laureati e diplomati, confutando l’assurda idea di una guerra tra diplomati e laureati, la cosiddetta “guerra tra poveri”.
Quello a cui stiamo assistendo oggi, in realtà, è un dibattito acceso e sentito tra due opposte ed inconciliabili soluzioni alla lotta al precariato nella scuola.
Noi sosteniamo che la lotta al precariato debba affiancarsi ad una lotta alla mediocrità: concorsi a cadenza biennale possono garantire a tutti i precari maggiori opportunità di giungere alla stabilizzazione, ma la selettività è l’unico modo per assicurare maestri effettivamente preparati ai nostri bambini, ai nostri figli, al futuro del nostro Paese.
Ci battiamo e ci batteremo contro una sanatoria con ogni mezzo come atto di responsabilità, perché essere responsabili è caratteristica primaria di chiunque si occupi di formazione e di educazione, dai maestri della scuola dell’infanzia, al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Coordinamento scienze della formazione primaria
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