Quando si condividono con qualcuno idee, obiettivi e strategie operative, non è mai una buona idea rimanere da soli a lavorare. La scelta vincente è, al contrario, quella di sedersi attorno a un tavolo, parlare e concepire un percorso comune, mettendo ciascuno le proprie risorse a disposizione degli altri. Meglio, a disposizione della nuova entità, che riassume e supera le individualità che l’hanno costituita.
Questo è stato compreso e realizzato in Puglia dove è sorta la Rete di Biblioteche Scolastiche della Puglia, che comprende circa 120 scuole della Regione di ogni ordine e grado e ha come Istituto capofila il Liceo Linguistico e Tecnico Economico “Marco Polo” di Bari.
La Rete – come si legge sul suo sito – si propone di promuovere l’accesso alla conoscenza e all’informazione attraverso la gestione collaborativa degli eventi, dei progetti e delle risorse bibliotecarie nelle scuole della Regione. Promuove e sostiene la costituzione di biblioteche scolastiche, la cultura della lettura e l’accesso alle risorse informative e documentarie, strumenti che garantiscono parità di accesso all’istruzione e alla cultura, che favoriscono l’inclusività, che contrastano le povertà educative e culturali, l’abbandono e la dispersione scolastica.
Nell’accordo di Rete è sottolineata l’importanza della formazione dei docenti impegnati nella promozione della lettura, nella gestione delle biblioteche e chiamati anche a collaborare alla progettazione e alla realizzazione di azioni ed eventi legati alla pratica della lettura dentro e fuori la scuola.
Le scuole pugliesi hanno risposto con entusiasmo e numerose iniziative di spessore hanno visto la luce: ad esempio, sul finire dell’anno scorso, in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino, il Liceo Classico “Vincenzo Lilla” di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, ha organizzato un evento dedicato al grande scrittore italiano, dal titolo “Se una sera in biblioteca”. Particolare successo hanno avuto i laboratori di scrittura creativa progettati per esplorare l’intersezione tra letteratura e matematica, richiamando, con questo, alla memoria, il periodo in cui – erano i primi anni Settanta – Italo Calvino entrò a far parte dell’Officina di Letteratura Potenziale (Oulipo), movimento fondato a Parigi da Raymond Queneau e da matematici letterati, dal quale Calvino ricaverà certe modalità di sperimentazione e di gioco linguistico che ritroviamo nelle sue opere.
Nell’attività detta della Poesia Permutata, gli studenti hanno giocato con l’ordine delle parole e delle frasi all’interno delle poesie, scoprendo come il cambiamento della struttura possa alterare e arricchire il significato dei versi.
Tanti altri progetti a cura delle scuole aderenti sono consultabili sul sito della Rete – da “Microraccontiamo: piccole storie per grandi sogni”, dell’ Istituto Comprensivo “Foscolo-Gabelli” di Foggia al Festival “Leggo, ergo sum” – e ciascuno è corredato da un breve scritto di un giovane partecipante che lo illustra e lo commenta, cercando di esprimerne il valore educativo.
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