L’attore e comico genovese Luca Bizzarri, membro del celebre duo Luca e Paolo, è stato intervistato da La Repubblica e ha discusso del rapporto genitori figli, tema che ha affrontato più volte nel suo podcast “Non hanno un amico”, come filo conduttore.
Ecco le sue parole: “Il confronto tra la mia generazione, le precedenti e le successive? Una sconfitta. Ho l’impressione che la mia generazione abbia fallito come genitori e come figli. Le precedenti hanno fatto la rivoluzione, noi ci siamo sentiti in dovere di non rompere le palle, quindi non abbiamo combinato nulla. Quando ci siamo trovati ad essere noi i genitori, abbiamo cercato di diventare amici dei figli, al contrario dei nostri padri e delle madri, che però avevano ragione. Cosa c’entra l’amicizia con la genitorialità? Alla fine abbiamo fatto solo danni, ed è anche colpa nostra se i giovani hanno difficoltà”.
E, infine, Bizzarri ha detto: “‘Non serve che gli altri si indignino al posto mio'”, è una frase che andrebbe affissa nelle scuole”.
Dopo che si ha avuto notizia dello stupro di Palermo lo scorso agosto la docente palermitana Giovanna Corrao ha parlato in modo alquanto colorito e duro di questi temi in una diretta su Facebook che è andata virale nelle ultime ore, ottenendo migliaia e migliaia di visualizzazioni, in cui ha parlato del ruolo dei genitori e degli insegnanti. Ecco il suo sfogo, che ha fatto riflettere la comunità educante.
“Sono molto delusa da come vanno le cose nei giovani. Ho l’obbligo, visto che sono un’insegnante, di fare un appello a tutti i genitori, mi ci metto anche io. Dobbiamo essere caricati a pallettoni, avere energie da spendere, da dare, per educare. Non sono energie a fondo perduto. Ho l’obbligo di dirvi la verità in faccia, visto che siete disabituati alla verità e talmente assueffatti all’ipocrisi che la verità non la volete sentire nemmeno dalla vostra coscienza”.
“Siete un branco di falliti, siamo un branco di falliti. I nostri figli violentano le ragazzine, qualcosa è andato male negli anni. Inutile che dite che non riguarda i vostri figli. No, tu tuo figlio non lo conosci. Inutile che ti offendi, lo dico per aprirti gli occhi. La violenza sta anche nel fatto che molti ragazzi sono convinti di fare delle bravate e in quanto giovani possono fare ciò che vogliono”.
“Siamo in emergenza sociale: e ciò non riguarda il caro benzina o il reddito di cittadinanza, è un’emergenza educativa. Se succedono questi episodi tutti siamo falliti. Non funzioni come padre, come madre, come struttura sociale. Siamo falliti. Se non condividete siete corresponsabili di tutti quei genitori ed educatori che preferiscono girarsi dall’altra parte perché il problema non è il loro”.
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