Una storia semplice che dovrebbe far riflettere chi accusa i docenti di essere fannulloni o strafottenti e che prende a pugni qualche diceria un po’ balzana secondo la quale le ore di lavoro degli insegnanti siano troppo pochi. Se questo è vero sulla carta, agli effetti pratici può pure succedere di trovare a lavorare, a scuola abbondantemente chiusa, una maestra, che invece di portarsi a casa i suoi registri li compila nel proprio istituto e fino a tarda ora.
La scoperta l’hanno fatto gli abitanti di Valdengo, nei pressi di Biella, che si sono accorti delle luci accese della scuola elementare, poco dopo le 21.
Pensando che si trattasse di qualche malintenzionato, di un ladro magari o del solito bulletto a caccia del registro da bruciare, si sono allarmati e così hanno chiamato i carabinieri.
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Arrivati in pochissimi minuti, i militari hanno invece scoperto che a scuola non c’era nessun malintenzionato, ma solo una fin troppo solerte maestra che si era fermata per la compilazione di alcuni registri.
Ecco la scuola italiana è anche questa e sicuramente nessuno penserà a pagare lo straordinario alla maestra che sottraeva tempo al proprio tempo per regalarlo all’istruzione. Quanti altri casi simili ci sono ma che nessuno vede?
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