Attualità

Lucia Azzolina candidata con Impegno Civico per evitare tagli all’istruzione e per garantire più opportunità ai giovani

L’ufficialità è arrivata in zona Cesarini, a pochissime ore dalla scadenza dei termini per le presentazione delle liste definitive: Lucia Azzolina, già ministra pentastellata dell’Istruzione, è candidata per Impegno Civico in quattro diversi collegi plurinominali e in un uninominale.
Fino a poche ore fa si è continuato a vociferare su una possibile candidatura di Azzolina nelle liste del PD, ma alla fine è accaduto ciò che era facile prevedere: uscita insieme con Di Maio dal Movimento per dare vista al Gruppo di Impegno Civico, la ex Ministra ha trovato logica collocazione esattamente in IC.
Difficile dire se i collegi nei quali è candidata Azzolina siano “sicuri”, anche perché il nuovo meccanismo elettorale legato anche al consistente taglio del numero di parlamentari rende tutto molto più aleatorio.
La ex Ministra è candidata nei collegi plurinominale Piemonte 2 (Biella-Verbania-Vercelli-Novata), Sicilia 01-02 (Gela-Agrigento-Marsala), Sicilia 02-02 (Catania-Acireale) e  Sicilia 02-03 (Siracusa e Ragusa).
Azzolina è candidata anche nell’uninominale di Siracusa.
Sono tutti collegi nei quali nelle elezioni del 2018 il M5S aveva fatto il pieno, ma questo non basta per predire un buon risultato al Movimento o a Impegno Civico staccatosi da poco dai Cinque Stelle.

Ma perché Lucia Azzolina ha deciso di candidarsi?

Lo spiega lei stessa: “Pace, solidarietà, giustizia sociale, progresso, tutela dell’ambiente, valore dell’istruzione e della formazione. Sono temi che stanno scomparendo dal dibattito pubblico, inquinato da estremismi, xenofobia”.
“L’esperienza a scuola, come docente e come Ministro – continua Azzolina – mi ha insegnato che in questi momenti difficili bisogna assumersi una responsabilità, impegnarsi al servizio della comunità. Mi candido per evitare che chi si è reso responsabile di tagli all’istruzione e chi ritiene che con la cultura ‘non si mangi’ abbia ancora la possibilità di negare ogni occasione di sviluppo umano, culturale e professionale alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi”.

Reginaldo Palermo

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