La nomina a ministro di Lucia Azzolina piace davvero poco, almeno ai quasi 10mila lettori che hanno partecipato al nostro sondaggio: l’80% dice di essere contrario alla nomina, solo il 20% si dichiara soddisfatto.
Sembra proprio che all’onorevole Azzolina non serva molto essere considerata una 5S doc di area fichiana: i commenti negativi nei suoi confronti sono davvero tanti e sono legati soprattutto alla vicenda del decreto scuola.
Decreto che non ha dato una risposta all’intera platea dei precari che si aspettavano concorsi non selettivi e, soprattutto, la riapertura dei percorsi abilitanti speciali.
Nonostante che durante l’iter parlamentare Lucia Azzolina non si sia sbilanciata più di tanto né in un senso né nell’altro, nel mondo della scuola si è consolidata l’idea che a mettersi di traverso su sanatorie e PAS sia stata soprattutto lei.
Per la verità nel mese di agosto, quando ancora si discuteva del precedente decreto voluto dalla maggioranza giallo-verde approvato però “salvo intese”, Azzolina, Granato e altri esponenti del M5S avevano sottoscritto un documento per sottolineare il proprio dissenso su un provvedimento che sembrava più una sanatoria che un tentativo di valorizzare esperienza e merito.
Ma c’è un’altra questione che molti rimproverano alla neo ministra e cioè la sua partecipazione al concorso per dirigenti scolastici.
Su questo, però, è bene fare un po’ di chiarezza: Azzolina aveva deciso di partecipare al concorso ben prima di essere eletta deputato; peraltro va anche aggiunto che non esiste nessuna disposizione che preveda una qualche forma di incompatibilità fra l’incarico di parlamentare e la partecipazione ad un concorso pubblico.
C’è chi parla di partecipazione inopportuna, ma qui si entra nel campo delle sensibilità personali ed è difficile stabilire in modo incontrovertibile confini netti fra ciò che è opportuno e ciò che non lo è; senza considerare che i parlamentari sono un miglaio: si può escludere che nessun altro di loro abbia partecipato ad un qualche concorso dopo la nomina?
In merito al concorso va anche precisato un altro aspetto: il neo ministro ha superato le prove ma con un punteggio non altissimo che le ha consentito di collocarsi intorno alla posizione 2500, tanto che, per ora non è ancora stata nominata dirigente (non è dunque esatto parlare di Azzolina come di una dirigente scolastica).
Per il momento, comunque, stabilire se Lucia Azzolina sarà o meno un buon ministro appare piuttosto prematuro.
Per esprimere un giudizio fondato sarebbe bene aspettare almeno due o tre settimane, quando il neoministro presenterà in Parlamento il proprio programma.
Senza dimenticare che l’eredità è pesante e non ci si potrà aspettare la soluzione immediata a tutti i problemi in sospeso.
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