“Abbiamo appena approvato la legge sulla parità salariale! Una legge con cui vogliamo ridurre il divario retributivo che c’è tra donne e uomini. Una legge dedicata a tutte le donne del paese”. Così la ex Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina all’indomani del voto alla Camera.
“Facciamo concretamente un passo in avanti per limitare il gap di genere e favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. E per avere quindi una parità che sia sostanziale e non solo formale“.
Una legge che serve al Paese e conduce ad allineare le aziende private ad altri contesti come quello della scuola, ad esempio, dove la parità di genere ha sempre beneficiato anche di una equità salariale.
La ex ministra quindi spiega il focus della legge: “Le imprese virtuose che adottano misure concrete per ridurre il divario di genere otterranno una certificazione della parità di genere, grazie alla quale, avranno uno sgravio dei contributi previdenziali nel limite di 50.000 euro annui”.
E continua: “L’art. 25 del codice delle pari opportunità viene modificato estendendo lo spettro delle fattispecie che possono costituire discriminazione di genere. Anche l’art. 46 del codice delle pari opportunità viene modificato. Le aziende pubbliche e private che occupano oltre cinquanta (anziché cento) dipendenti dovranno redigere un rapporto almeno ogni due anni sulla situazione del personale maschile e femminile in relazione alla professione, allo stato di assunzione, alla formazione, alla promozione professionale, mobilità, retribuzione e altro. È una legge che contiene tante buone idee, ora sta a noi metterle a terra“.
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