“La qualità che dovremmo possedere per avere successo? Io non rinuncerei alla mia sensibilità, che è anche capacità di fare squadra, di essere inclusivi. A scuola, ad esempio, i bravi dirigenti lavorano a includere, non a escludere”. Così la ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, ieri sera a In onda, il programma di La7 condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo.
Chi conosce il mondo della scuola sa che la questione è reale, dato che sono molti gli istituti e i docenti che lamentano una sorta di cerchio magico attorno al dirigente scolastico, formato dai più stretti collaboratori e nessun altro, quando il capo di istituto lavora in modo non inclusivo.
Ad ogni modo, il tema all’ordine del giorno in trasmissione, in realtà, non è la scuola, se non incidentalmente, ma sono le dichiarazioni dello storico Alessandro Barbero, professore dell’università di Torino, che nei giorni scorsi sulle difficoltà incontrate dalle donne nel mondo del lavoro, intervistato dalla Stampa, ha sostenuto: “Vale la pena chiedersi se non ci siano differenze strutturali tra uomo e donna che rendono a quest’ultima più difficile avere successo in certi campi. È possibile che in media, le donne manchino di quella aggressività, spavalderia e sicurezza di sé che aiutano ad affermarsi?”.
Un tema sentito dalla ex ministra, che di recente ha anche polemizzato con la collega, la Ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti, definendola “un pessimo esempio di pregiudizio sessista” per via delle sue esternazioni sull’operato della ormai ex sindaca di Roma Virgina Raggi: “Nelle 20 grandi città al voto sono stati eletti solo sindaci uomini perché c’era una minore presenza di candidate donne – ha affermato la Ministra per le Pari opportunità – e non sempre le donne si sono dimostrate all’altezza del ruolo che dovevano svolgere, penso al caso di Roma”.
Sul proprio profilo Facebook, infatti, Lucia Azzolina, ha duramente replicato: “Dire che non sempre le donne si sono dimostrate all’altezza del ruolo significa credere che la presunta inadeguatezza abbia che fare con l’appartenenza al genere. Femminile, ovviamente. Apprendiamo dunque che la Ministra che ha la delega alle Pari Opportunità non crede che uomini e donne debbano avere le stesse opportunità. Perché le donne non sono abbastanza capaci. Non so se ridere o piangere ma so che Bonetti deve chiedere scusa a Virginia Raggi e a tutte le donne. E spiegarci come intenda lei essere all’altezza dell’incarico che le è stato affidato”.
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