Ancora polemiche si abbattono sulle parole di Luciana Littizzetto, che sabato 21 gennaio, alla trasmissione radiofonica La Bomba, in onda su Radio Deejay, ha fatto una lunga riflessione sul caso della docente colpita con la pistola ad aria compressa in una scuola di Rovigo lo scorso ottobre, parlando di scarsa empatia da parte di alcuni insegnanti. Le sue frasi sono sembrate a molti, che hanno attaccato la comica, un modo attraverso cui si colpevolizza, anzi difenderla, la vittima dell’aggressione.
Queste dichiarazioni hanno fatto letteralmente il giro del web, scatenando anche la risposta del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che le ha condannate. A dire la sua, tra i tanti, è stato anche il leader della Lega, stesso partito del capo del dicastero di Viale Trastevere, Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Salvini ha parlato del tema a Otto e Mezzo, su La7, ieri, 26 gennaio, attaccando di petto la comica spalla di Fabio Fazio. “E poi ci sono battute come quella della Littizzetto. La sua è stata una dichiarazione demenziale. Se un professore non è empatico può essere che gli sparino a pallini?”, si è chiesto, incredulo, l’ex ministro degli interni.
“Se tu spari a pallini a un professore in classe ti sospendo”, ha detto, lasciando intendere senza mezzi termini che bisognerebbe punire senza se e senza ma gli studenti violenti contro i docenti.
Il vicepresidente del Consiglio ha poi tessuto le doti del ministro Valditara per aver siglato la parte economica del contratto scuola. “Il contratto dei docenti rimane quello, anzi il ministro Valditara lo ha aumentato. Poi, fare il professore Roma o Milano è diverso perché la vita costa di più. Permettere agli enti locali di dare a questi docenti qualcosa in più mi sembra qualcosa di assolutamente giusto. Bisogna investire sui professori”, ha concluso, cercando di dimostrare quanto le parole del capo del dicastero di Viale Trastevere a proposito di una differenziazione degli stipendi dei docenti su base regionale siano condivisibili.
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