Ci sono novità proposito del caso della docente colpita con una pistola ad aria compressa da alcuni alunni lo scorso ottobre a Rovigo, episodio che ha attirato molta attenzione mediatica, tanto da essere trattato, a Radio Deejay, dalla comica Luciana Littizzetto e dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ha incontrato la preside della scuola, la Viola-Marchesini, per capire meglio cosa sia successo.
A mesi dall’accaduto la vittima, la professoressa Finatti, ha annunciato di essere intenzionata denunciare l’intera classe. Poco dopo, però, l’insegnante ha detto di pensare di poter ritirare la querela nel caso in cui le fossero arrivate delle scuse ufficiali. A quanto pare, però, ciò non è successo.
A riportarlo è Il Gazzettino. “Le scuse? Poco o nulla, qualche gesto singolo e isolato, ma niente di corale, autentico e veramente sentito: la professoressa Maria Cristina Finatti è molto delusa e rattristata dal fatto che nemmeno dopo l’incontro di Roma con il ministro Valditara, la situazione si sia sbloccata”, hanno riferito i suoi legali, Tosca Sambinello e Nicola Rubiero.
“Oltre alle scuse iniziali del ragazzo che ha sparato, è poi arrivata una e-mail di un ragazzino e del genitore, dei fiori da parte di un altro genitore con un biglietto di scuse e anche un messaggio da parte dei genitori di due ragazzi. Poi, una e-mail della dirigente scolastica che esprime a nome di tutta la scuola la convinta solidarietà nei confronti della docente Maria Cristina Finatti, alla quale va tributato il doveroso rispetto, confidando che questi biasimevoli atti non abbiano più a verificarsi. In questa stessa lettera parla poi di una silenziosa opera educativa della scuola e chiede il ritiro della querela”, hanno aggiunto. A quanto pare quindi il ritiro della querela è stato chiesto espressamente dalla dirigente scolastica.
Pare però che la docente non ne voglia sapere: “Non erano queste algide scuse quelle che intendeva la professoressa per ritirare la sua querela: in questo momento e di fronte a questa estemporaneità, mancanza di calore e vera vicinanza, non sembra affatto intenzionata a fare passi indietro. Quello che la conforta è la grande vicinanza che le è stata manifestata da tantissimi colleghi da ogni parte d’Italia. Anche per questo sembra intenzionata a non ritirare la querela, per il valore simbolico ed esemplare del proprio gesto, che può essere di sprone anche a colleghi che, invece, per timori vari, lasciano cadere nel nulla atti di bullismo e soprusi vari che subiscono”, hanno concluso gli avvocati.
E per quanto riguarda le dichiarazioni di Luciana Littizzetto? La Finatti sembrava pronta intraprendere azioni legali anche nei suoi confronti, ma sembra averci ripensato. Ecco perché: “La professoressa non sembra al momento intenzionata a querelare la Littizzetto, anche per evitare ulteriori polveroni ed esposizione mediatica. Quello che gradirebbe, anche in questo caso, sarebbe un messaggio personale di conforto e vicinanza, e di scuse per una frase che l’ha in qualche modo toccata nel profondo, sia come persona che come insegnante”, hanno affermato i legali.
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