Un risultato di eccellenza quello dell’Università degli Studi di Torino che si è piazzata al primo posto nella graduatoria nazionale per la valorizzazione dei brevetti.
Il bando è stato indetto da Proof of Concept (PoC) del Ministero dello Sviluppo Economico. Il bando PoC aveva l’obiettivo di sostenere un percorso di innalzamento del livello di maturità tecnologica delle invenzioni brevettate da soggetti appartenenti al mondo della ricerca, per la creazione di azioni di sviluppo, in rapporto e sostenute dal sistema imprenditoriale.
Tra i premiati, 22 progetti su 45 presentati, figurano numerosi altri atenei, dal Politecnico di Milano ad una cordata di università del sud Italia (Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Università del Salento, Politecnico di Bari, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi di Salerno, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Università degli Studi del Sannio di Benevento e Università degli Studi di Napoli PARTHENOPE) e non mancano La Sapienza di Roma, l’ateneo di Padova e quello di Pisa.
La posizione d’eccellenza dell’Università degli Studi di Torino conferma il raggiungimento di un obiettivo, dietro al quale vi sono circa 20 anni di lavoro. Già dal 2000, l’Università di Torino ha infatti concentrato le proprie forze sullo sviluppo di brevetti, sia in titolarità che in contitolarità: fino ad oggi infatti i brevetti (o le domande di brevetto) sono stati ben 300, 160 dei quali hanno condotto verso concrete invenzioni. Nello specifico, si tratta soprattutto di tecnologie inerenti l’ambito medico, chimico, fisico e biotecnologico: proprio il settore medico-biologico è quello che, in tempi recenti, è stato maggiormente interessato da brevetti. Secondo i dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico l’ateneo piemontese è secondo, nel decennio 2008 – 2018, solo alla Sapienza di Roma per le domande di brevetti riguardanti invenzioni biotecnologiche.
Alla luce del prestigioso risultato, l’università torinese ha emanato il 2 ottobre un bando, denominato To.In.Pro.V.E./2020 – TOrino INtellectual PROperty Valorization and Enhancement, che selezionerà circa 8 progetti di Proof of Concept della durata massima di 1 anno, da cofinanziare al 50% attraverso la fornitura di attrezzature e materiali di consume o in denaro contante.
La spesa massima ammessa per ogni singolo progetto, degli 8 che verranno finanziati, è di € 80.000 ed il contributo massimo richiedibile è perciò di € 40.000. Il finanziamento di 320.000 euro, ottenuto da Torino come prima classificata nel bando del MISE, ha l’obiettivo di realizzare internamente le attività volte ai miglioramenti tecnici di brevetti dell’Ateneo, in modo da poter proporre una tecnologia adeguata e solida, che potrà attrarre l’interesse delle aziende. Inoltre, come ha affermato il Rettore dell’Università degli Studi di Torino, Stefano Geuna, “Il risultato conferma l’impegno del nostro Ateneo nella valorizzazione dei risultati della ricerca e dimostra il dinamismo della nostra comunità scientifica che svolge un ruolo sempre più centrale nel trasferimento dell’innovazione al mondo produttivo. Si tratta di un processo virtuoso che nasce con l’attenta selezione delle invenzioni più promettenti proposte dai nostri ricercatori e si concretizza con il trasferimento tecnologico. Un ulteriore tassello che rafforza la stretta sinergia tra Università di Torino e mondo produttivo”.
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