Abusare di tablet e smartphone in tenera età ‘lascia segni’ sul cervello. Lo rivela un nuovo studio pubblicato su ‘Jama Pediatrics’.
La ricerca mostra -riporta Adnkronos- che i bimbi che trascorrono più tempo con questi dispositivi hanno una minore integrità strutturale in alcuni tratti di materia bianca nelle aree del cervello che supportano il linguaggio e altre abilità legate all’alfabetizzazione, al controllo mentale e all’autoregolazione.
E questi piccoli ottengono anche punteggi più bassi nelle misurazioni linguistiche e di alfabetizzazione.
Per i bambini di età inferiore ai 18 mesi, dicono gli esperti, si dovrebbe evitare l’uso di contenuti multimediali diversi dalle chat video. I genitori di bambini dai 18 ai 24 mesi dovrebbero scegliere una programmazione di alta qualità e guardarla sempre con i loro figli per aiutarli a capire cosa stanno vedendo. Per i bambini dai 2 ai 5 anni, limitare l’uso dello schermo a 1 ora al giorno, di programmi di alta qualità, sempre in co-visione. Occorre comunque prevedere sempre dei periodi di tempo senza l’uso di qualsiasi tecnologia, come i pasti, così come dei luoghi senza tv o altri media, come le camere da letto.
Il parere dello studioso
“L’uso dei media su schermo – commenta lo studioso – è prevalente e in aumento in ambito domestico, in bambini di età sempre più giovane. Questi risultati evidenziano la necessità di comprendere gli effetti del tempo trascorso con questi device, in particolare durante le fasi di sviluppo dinamico del cervello nella prima infanzia, in modo che aziende produttrici, responsabili politici e genitori possano fissare limiti salutari nell’esposizione a questi dispositivi”.