A una cinquantina di genitori del liceo classico Muratori di Modena, quell’incontro non è piaciuto perché, secondo loro, non è un modo coretto di affrontare i il tema della transessualità. L’iniziativa però aveva ottenuto il via libera del Consiglio d’istituto.
Nella missiva, pubblicata dalla Prima Pagina di Modena, infatti, 50 genitori del liceo classico del Muratori contestano, in primo luogo, il mancato invito a partecipare: “riteniamo sia doveroso per le famiglie e per gli adulti presenti nella scuola affiancare i ragazzi. E’ importante verificare insieme a loro che le tematiche siano trattate in modo completo, che gli esperti invitati abbiano una competenza accertata e siano in grado di presentare ricerche e studi capaci di esprimere il dibattito scientifico culturale sull’argomento, oltre che ambiti differenti di riflessione”.
In secondo luogo per il metodo dell’organizzazione dell’incontro, nato peraltro su iniziativa degli studenti: “Ci domandiamo”, scrivono i 50 genitori, “come possa favorire lo sviluppo del pensiero critico un evento che su un tema così delicato e complesso permetta l’espressione di un unico punto di vista”.
Per il momento la richiesta dell’annullamento dell’assemblea d’istituto è stata accolta e non si sa se una nuova data, alla fine, verrà fissata.
Per Arcigay, la partecipazione di Vladimir Luxuria è, più che un contributo, un esempio pratico. “Spesso, se si parla di transgenderismo, si pensa alla prostituzione e al sesso. Ma è sbagliato, e Vladi lo dimostra. Si può essere transessuali e vivere la propria vita, lavorare, frequentare la propria sfera sociale. In una comunità di 700 studenti, in media il 10% di loro è omosessuale: devono sapere che non sono soli, e che possono esistere al di là delle discriminazioni”.