“Il giorno dopole dichiarazioni di Renzi e Faraone, che millantavano di aperture e disponibilità rispetto al Ddl istruzione, abbiamo avuto subito la conferma che si trattava di parole vuote. Oggi il Pd in ufficio di presidenza ha imposto una vera e propria ghigliottina rispetto alla quale rispondiamo con l’unica azione dignitosa possibile: l’abbandono dei lavori”.
Così i deputati del MoVimento 5 Stelle in Commissione Cultura durante la conferenza stampa tenuta oggi alla Camera.
“La decisione in Udp di chiudere i lavori in Commissione l’11 maggio, per entrare in Aula il 19 maggio, sostanzialmente uccide un dibattito che già era sottoposto a tempi eccessivamente compressi. A seguito della decisione adottata, infatti, ciascun Gruppo in commissione potrà presentare solo 2 emendamenti per ogni articolo. Per essere ancora più chiari: passeremo dai circa 700 emendamenti presentati, a 48. Alla faccia delle aperture e della disponibilità a modifiche Non ci stiamo a farci ridicolizzare e non accettiamo che il mondo della scuola continui a essere trattato come una pratica da liquidare in tutta fretta. Da qui la decisione, sofferta ma necessaria, dell’abbandono”.
Nel corso della conferenza stampa, icapigruppo M5S di Camera e Senato, Fabiana Dadone e Bruno Marton, hanno annunciato la partecipazione alla manifestazione del mondo della scuola che si terrà a Roma il 5 maggio. “Una decisione che, alla luce di questo atto d’imperio del Pd, è ancora più convinta”.
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