Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, e quello della Lombardia, Roberto Maroni. ricorrano alla Corte Costituzionale contro la riforma della scuola targata Renzi-Giannini.
“Hanno 5 giorni, il termine ultimo è il 13 settembre”. Così Alessandro Di Battista in una conferenza stampa alla Camera.
Il ricorso darebbe attuazione alle mozioni, secondo le quali la cosiddetta ‘Buona scuola’ presenta profili di incostituzionalità, presentate dai pentastellati in tutti i Consigli regionali nei quali sono presenti e già approvate in Puglia, Lombardia e Veneto.
Oggi il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha dato mandato alla propria avvocatura di fare ricorso alla Consulta. Dopo l’approvazione della mozione sull’incostituzionalità della riforma della scuola in Puglia il 31 luglio, in Veneto il primo settembre, ieri in Basilicata la discussione è saltata per mancanza del numero legale. Oggi invece la mozione è stata bocciata in Friuli e Liguria e approvata in Lombardia. E’ atteso sempre per oggi il voto in Molise ed Emilia Romagna, domani quello della Toscana.
“Invitiamo Emiliano e Maroni a fare lo stesso”, ha insistito Di Battista apostrofando il provvedimento come la “schiforma renziana” “estremamente ingiusta” che “è riuscita a mettere sul piede di guerra studenti e insegnanti”. Il deputato pentastellato – riporta l’Asca – ha sottolineato come “i partiti siano andati in ordine sparso nelle diverse regioni: il Pd ha votato la mozione in Puglia ma non in Veneto e Friuli. La Lega ha detto sì in Veneto, Friuli e Lombardia ma non in Liguria. Fi dà l’assenso in Puglia, Veneto e Lombardia ma lo nega in Liguria e Friuli. L’unica forza coerente siamo noi”.