“Non fosse bastata l’atavica precarietà di cui già soffre il nostro mondo della ricerca, con il decreto Lavoro questa viene ulteriormente aumentata. Facciamo i complimenti a questo governo e a questa maggioranza che, con l’eliminazione del limite del 20% per porre in essere nuovi contratti a tempo determinato negli istituti pubblici e negli enti privati di ricerca rende ancora più capillare la precarizzazione dell’occupazione”.
Lo affermano i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura, Scienza e Istruzione. “La decisione di adottare questo provvedimento è stata giustificata con la volontà da parte del Governo di garantire il corretto funzionamento degli enti anche in una situazione di blocco del turn over.
Una soluzione, quella trovata, che consideriamo semplicemente ridicola. Se davvero l’intenzione era quella di garantire il corretto funzionamento, infatti, la decisione più sensata sarebbe stata quella di sbloccare direttamente il turn over, procedendo ad assunzioni di ricercatori. E, invece, il Governo ha preferito andare a ingrossare le file dei precari”.
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