“I ‘docenti educatori’ continuano ad essere trattati come ‘figli di un dio minore’, nonostante per legge siano equiparati ai docenti della scuola primaria. Una condizione di inaccettabile discriminazione, portata al limite dalla riforma della scuola renziana, che li ha esclusi dal piano assunzioni e ha negato loro l’accesso all’ultimo concorso. Una situazione incomprensibile, oltre che illegittima, su cui chiediamo al governo di intervenire”.
Lo ha affermato la senatrice M5S Manuela Serra, che ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione.
“Nonostante l’abilitazione del personale educativo sia equiparabile a quella per l’insegnamento nella scuola primaria – continua -, i docenti educatori continuano a essere trattati come insegnanti di serie B. Anche la normativa di settore, il contratto collettivo nazionale e la giurisprudenza amministrativa li collocano in una situazione equiparabile a quella degli altri insegnanti, ma nonostante questo non godono degli stessi diritti e sono relegati a svolgere un ruolo depotenziato rispetto alle loro competenze. Per loro niente assunzioni, niente concorso, niente bonus di 500 euro per l’aggiornamento professionale e niente mobilità per il passaggio di ruolo nella scuola primaria, anche se il percorso inverso invece è consentito. Sono evidenti le conseguenze sul piano professionale ed umano che questi docenti subiscono da anni; le soluzioni ci sono, ma inspiegabilmente tardano ad arrivare” conclude.