La Legge di Bilancio, in corso di approvazione in Parlamento, prevede diverse misure in tema di reclutamento dei docenti.
Nello specifico, tali modifiche si trovano all’articolo 58 della bozza che dovrà essere approvata entro la fine dell’anno.
“Finalmente mettiamo ordine nella giungla dei concorsi per diventare insegnanti. Su questo punto in particolare c’è una compattezza granitica, nel governo e nella maggioranza che lo sostiene. La manovra del popolo elimina la precarietà e le lunghe e interminabili graduatorie, dettando regole chiare per l’accesso alla professione con il concorso unico”, comunicano i portavoce del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura alla Camera e al Senato.
“Oltre al concorso transitorio già in corso di svolgimento, i laureati potranno accedere a un nuovo concorso che prevede un periodo di formazione della durata di un anno. Il 10% dei posti messi a concorso saranno riservati a docenti precari che hanno già 36 mesi di servizio. Diamo valore all’esperienza maturata da tanti precari che hanno già operato nella scuola, ma al tempo stesso rispettiamo il principio costituzionale per cui nella Pubblica amministrazione si accede esclusivamente per concorso e non più tramite procedure non selettive. Inoltre, i docenti assunti avranno subito lo stipendio che gli spetta e non i 400 euro di elemosina previsti dalla Buona scuola” proseguono i parlamentari del MoVimento 5 Stelle.
“Lo stesso ministro Bussetti ha confermato che non ci saranno modalità di accesso diverse dal concorso. Modalità che, peraltro, comportavano l’esborso di cifre esorbitanti per percorsi formativi che si concretizzavano in interminabili periodi di precariato. Noi siamo stati chiari fin dall’inizio, nel programma del MoVimento 5 Stelle e nel Contratto di governo: basta con la precarietà e basta con chi sfrutta e strumentalizza i precari. E ora passiamo dalle parole ai fatti”, concludono.
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